Chi non ha mai mangiato un maritozzo con la panna tipico della cucina romana? Scopriamo perché si chiama così

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È vero che chiunque vada a Roma non può fare a meno di mangiare la carbonara o i salti in bocca, ma è altrettanto vero che gustarsi un bel maritozzo con la panna è d’obbligo. Infatti, esso è uno dei dolci tipici della cucina della Capitale. Sapete cosa gira intorno a questo piatto? Vi è una storia e l’origine del nome è molto curiosa.

Maritozzo

Maritozzo, l’origine del nome vi lascerà a bocca aperta

Apparentemente sembra una pagnotta, il maritozzo è aperto a metà e ripieno di tanta panna montata. Chiunque lo abbia mangiato almeno una volta nella vita si sarà chiesto perché si chiama maritozzo, la risposta è curiosa.

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A quanto pare la parola sarebbe una storpiatura del termina marito e fu attribuito al dolce romano poiché legato ad un’usanza molto particolare. Alcuni secoli fa, San Valentino veniva festeggiato il primo venerdì del mese di marzo e proprio in quell’occasione il futuro marito doveva donarne uno alla promessa sposa, nascondendo al suo interno un piccolo omaggio.

Inoltre, la tradizione romana rimanda alla ricetta del dolce secondo cui veniva proposta alle ragazze che cercavano marito. Le dirette interessate dovevano preparare il piatto per poi portarlo in piazza, lì i maritozzi venivano assaggiati dai ragazzi in cerca di moglie.

Molte volte, il dolce prendeva la forma di cuore o chi li preparava scriveva dei pensieri rivolti ai possibili assaggiatori. Per farlo usavano lo zucchero liquido. Tale usanza venne tramandata anno dopo anno soprattutto nelle campagne romane.

Il maritozzo più buono di Roma

A Roma la maggior parte dei ristoranti e trattorie preparano i maritozzi, ma il più buono sembra essere quello della Garbatella. Da quelle parti vi è un locale che propone il dolce in più varianti: pistacchio, affogato al caffè, con il rum e tanto altro ancora.

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FOTO: SHUTTERSTOCK