“Fare la figura del peracottaro”, quante volte avete usato tale espressione? Ecco qual è il significato della frase nel mondo di oggi

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“Fare la figura del peracottaro” è una delle espressioni più usate nel dialetto romano di oggi, ma cosa significa la frase? Bisogna tornare indietro nel tempo per capire meglio alcuni aspetti.

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Scopriamo insieme tutti i dettagli.

“Fare la figura del peracottaro”, origine e significato

L’enciclopedia Treccani rimanda all’attività del peracottaro che era il venditore di pere cotte che in passato lavorava presso i mercati o in occasione delle feste rionali. Oggi, non esiste più tale mestiere e le nuove generazioni non conoscono questo lavoro. Il termine fu ripreso successivamente nell’uso popolare romano: il peracottaro era una persona che non offriva prodotti di alta qualità.

Da qui l’espressione “Fa na figura da peracottaro” o “Fa la figura der peracottaro” che significa: “Fare una figura meschina” e indica una persona non capace. Anche nella lingua italiana viene usata la frase che si intende fare una figura poco carina all’interno di un certo contesto.

Eppure, oggi la pera cotta è uno dei dolci più rinomati nei ristoranti che gli chef propongono con una serie di accostamenti golosi e sfiziosi. E’ un piatto che riesce ad soddisfare qualsiasi tipo di commensale, anche chi è più esigente, soprattutto quando viene accompagnata da una gustosa salsa al vino oppure al cioccolato. I due ingredienti danno vita ad una prelibatezza a cui è impossibile resistere.

Altri modi di dire

Un’altra espressione molto usata nel dialetto e nel linguaggio comune romano è “Sei figlio dell’oca bianca?”.

Come riporta l’enciclopedia Treccani, le origini di questa espressione sarebbero molto antiche. Secondo il vocabolario, vi sono alcune ipotesi più consolidate che rimandano ad un’alterazione del “figlio della gallina bianca”, in latino “gallinae filius albae”. Tale espressione si trova anche nella XIII satira di Giovenale, nell’Istitutio oratoria di Quintiliano e negli Adagia di Erasmo.

Esso è un simbolo di auguri dato che la gallina bianca e tutti i suoi nati sono stati considerati sacri e allevati per ottenere degli auspici.

FOTO: SHUTTERSTOCK