Ponte Milvio apre le porte di Roma ai turisti ma cosa stanno a significare le due statue all’ingresso? Tutti i dettagli

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Ponte Milvio a Roma è uno dei luoghi più popolari sia per i turisti che per i romani che non perdono occasione di passeggiarvi e godere della vista panoramica che lo circonda. Chiunque almeno una volta nella vita lo avrà attraversato ed avrà notato la presenza di due statue all’ingresso come se facessero da guardia alla Torretta Valadier.

Roma, Ponte Milvio: cosa non sappiamo sul luogo

Prima di addentrarci nel nocciolo della questione, bisogna tener conto del fatto che sono diciassette secoli tutti credono che la battaglia di Costantino contro Massenzio, il sogno e la conversione siano avvenuti a Ponte Milvio. In realtà, la battaglia venne combattuta a Roma ma nei pressi di Saxa Rubra.

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Per quanto riguarda la presenza delle statue all’ingresso di Ponte Milvio, invece, è necessario capire perché si trovano lì e cosa rappresentano.

Roma, Ponte Milvio e il battesimo a distanza delle statue

Le due statue hanno un unico autore che è Francesco Mochi e si trovano all’ ingresso: a destra San Giovanni Battista, nell’ atto sacro di aspergere il Cristo. A sinistra il Cristo che allunga anche il collo per farsi battezzare.

Nel gruppo scultoreo originale formano un unico complesso, a Ponte Milvio, invece, si trovano a cinque metri di distanza e sono irraggiungibili tra loro. Esse sono state messe lì nel 1825 e vista la loro utilità ecco perché si trovano così distanti anche se si tratta del battesimo di Cristo.

Inoltre, quelle che ci sono oggi sono delle copie, posizionate nel 2001 quando il gruppo originale è stato ricomposto a Palazzo Braschi.

Chi è Francesco Mochi?

Da molti considerato un genio artistico, Francesco Mochi è uno scultore italiano che si è formato durante il periodo del Manierismo, seguendo in particolare Giambologna. Fu uno degli iniziatori del barocco.

Tante le opere che gli sono state commissionate, alcune un successo e altre criticate almeno fino a quando era in vita.

Morì a Roma nella casa di via Gregoriana, il 6 febbraio 1654. All’epoca erano ancora presenti il S. Pietro e il S. Paolo, il gruppo con il Battesimo di Cristo, alcune delle sue opere.

FOTO: SHUTTERSTOCK