Lo storico Parco di Palazzo Chigi è uno dei giardini botanici più importanti e antichi d’Europa: nell’estate ariccina c’è un motivo in più per visitarlo

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Nel cuore dei Castelli Romani, nella cittadina di Ariccia, è custodito un gioiello dell’arte barocca: Palazzo Chigi, da non confondere con l’omonima sede del Governo (di proprietà sempre dei Principi Chigi), è stato ristrutturato alla metà del ‘600 su progetto di Gian Lorenzo Bernini ed attualmente è un esempio unico di dimora barocca rimasta inalterata nel suo contesto architettonico, urbanistico e paesaggistico. Una vera capsula del tempo, arricchita da un parco storico che ha un grande valore naturalistico.

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Visitare Palazzo Chigi e le sue stanze è un’esperienza unica, tanto più se viene associata alla visita del Parco: una vasta area boscata di 28 ettari che costituisce il più importante ecosistema dei Castelli Romani ed è annoverato tra le rare incontaminate fitocenosi in Italia.

Nel Parco Chigi, passeggiando, si possono incontrare veri e propri patriarchi: il più grande leccio dei Castelli Romani, il frassino più antico, un esemplare di acero campestre pluricentenario (il più grande in Italia), alcune sequoia risalenti al 1861 e una serie di monumentali bagolari secolari. Il parco ha un notevole interesse anche dal punto di vista degli studi di mineralogia, dato che nelle sue cave sono stati scoperti alcuni rari minerali, oggi conservati in vari musei scientifici del mondo.

Le Fantastiche Visioni di Ariccia: dagli Oblivion a Paola Minaccioni

Nelle calde serate di luglio c’è un motivo in più per visitare Ariccia, fermarsi a mangiare in una delle tipiche fraschette dopo aver visitato il Palazzo e il Parco: la serie di spettacoli in cartello con Fantastiche Visioni, l’ormai tradizionale appuntamento dell’estate ariccina che andrà avanti fino al 6 agosto.

Gli spettacoli vanno in scena proprio nel fresco Palazzo Chigi e ce ne sarà per tutti i gusti, dall’arte di Giancarlo Giannini all’ironia di Paola Minaccioni, passando per le acrobazie linguistiche e musicali degli Oblivion e per le storie incredibili che racconterà Giovanni Scifoni.

Giacomo Zito, organizzatore dell’evento, ha spiegato come gli spettacoli abbiano un filo rosso che li unisce: l’unione fra musica e parole, che regala performance di grande spessore e intrattenimento.