Un semaforo a Roma Tuscolana è diventato un incubo per gli automobilisti: ecco dove si trova e quali sono le regole per non prendere la multa

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Si chiama T-red è il semaforo più temuto a Roma. Si trova a Tuscolana, di ultima generazione, sta scatenando polemiche tra gli automobilisti vista la quantità di multe giornaliere. Il record è di 1200 al giorno.

Semaforo a Roma Tuscolana, dove si trova e come funziona

Il semaforo diventato un incubo per i romani e tutti gli automobilisti che girano da quelle parti si trova a Roma Tuscolana, precisamente all’incrocio con via dell’Acqua Acetosa. Si tratta di un dispositivo di ultima generazione dotato di avanzate tecnologie. Funziona in tre fasi: una per l’incrocio a destra (o sinistra), una per chi va dritto e un terzo per la svolta. La corsia della svolta ormai è stata presa d’assalto da coloro che cercano di evitare le lunghe code che si formano soprattutto durante le ore di punta.

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La Polizia Locale di Frascati ha messo il semaforo a maggio 2023, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e le infrazioni vista la quantità di automobili che vi passano quotidianamente.

Chi non rispetta i limiti e le regole prende, senza dubbio, una multa da circa 85 euro. Da quando è stato installato, sono circa 1200 le sanzioni giornaliere.

La reazione dei cittadini

Secondo alcuni residenti, il provvedimento è illegittimo dal momento che la striscia tratteggiata e la segnaletica di terra indicano di rientrare a destra prima del semaforo. Qualcun altro, invece, ritiene che sia un metodo per incassare soldi attraverso le multe, accusando gli automobilisti che cambiano corsia per saltare la fila.

La segnaletica orizzontale è da rifare poi, forse, si possono fare le multe”, afferma un cittadino. Qualcuno, invece, afferma: “Era ora che i furbetti la smettessero ora chi non rispetta il codice della strada pagherà. Magari dopo la prima multa tutti inizieranno, semplicemente, a rispettare le regole e anche ad andare più piano”.

Un noto studio legale amministrativista della Capitale sta valutando l’ipotesi di una class action contro le circa 40mila multe già spedite. Un aspetto da non sottovalutare è il fatto che non ci sia un vigile a controllare, così da lasciare in dubbio la regolarità delle sanzioni.

Si tratta di una questione ancora in fase di accertamento e spetterà ai giudici la valutazione sull’argomento.

FOTO: SHUTTERSTOCK