Passeggiando per Roma si possono leggere nomi di strade e di piazze davvero strani. Ecco i nomi più curiosi e la spiegazione di questi buffi termini

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Passeggiando per Roma può capitare di imbattersi in strade con nomi davvero curiosi, alcune piuttosto note, altre meno frequentate. Da via delle Zoccolette a Via di Santa Passera, passando per Via della Scrofa, la toponomastica della capitale non manca di strappare un sorriso.

Vie di Roma: i nomi più curiosi

A dispetto di ciò che si possa pensare, Via delle Zoccolette non ha a che fare con donne poco di buono e prostitute. Tutt’altro: il nome di questa strada indicava le povere orfane ospitate nel Conservatorio dei Santi Clemente e Crescentino e che venivano chiamate con questo appellativo, probabilmente per gli zoccoli che erano soliti indossare.

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Inutile cercare sul calendario il giorno in cui si festeggia Santa Passera perché non esiste. Ma anche in questo caso, con la via che porta questo nome non c’entra il gentil sesso. L’appellativo deriva dalla Chiesa che sorge proprio in questa strada e che un tempo era dedicata a San Ciro. Incredibile ma vero, nel tempo il nome del Santo si è trasformato in Sant’Abbaciro, Sant’Appacero, Santa Pacera fino all’attuale Santa Passera.

E che dire di Via della Scrofa? L’origine del nome di questa strada che si trova in pieno centro a Roma è stata ampiamente dibattuta ma alla fine l’ipotesi più accreditata la ricondurrebbe a una locanda che aveva sede proprio lì nel 1400.

Vie di Roma: altri nomi singolari

I nomi di alcuni vie di Roma, inoltre, sono sì curiosi ma con spiegazioni molto semplici. Ad esempio il vicolo del Fico è così chiamato perché proprio lì sorgeva una pianta di fico, mentre è piuttosto comune imbattersi in strade che portano il nome degli artigiani che vi lavoravano come Via dei Cappellari, Via dei Baullari, Via dei Giubbonari o Largo dei Librari.

Ci sono poi la famosa Via delle Botteghe Oscure, così chiamata perché i numerosi locali commerciali che sorgevano in quella strada erano privi di finestre, e Via dei Banchi Vecchi e Nuovi che indicavano i banchi di professionisti, per lo più notai e contabili.

E in via delle Vacche siete mai capitati? Questa strada deve il nome al fatto che un tempo c’erano molte stalle. Tutti, infine, conoscono Via dei Condotti: la toponomastica si riferisce alle tubature sotterranee in cui scorreva l’acqua che dal serbatoio del Pincio andava ad alimentare la fontana di Trevi.

(foto @kikapress)