A Roma c’è una chiesa che nessuno fotografa: nascosta dietro un palazzo, custodisce un tesoro d’arte che pochi conoscono.

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Ormai lo sappiamo tutti bene: in giro per la Capitale esistono luoghi così discreti da sembrare invisibili, anche a chi ci passa davanti ogni giorno. È il caso di una chiesa che è praticamentesenza facciata, nascosta dietro un palazzo imponente e per questo esclusa dai giri turistici e dai selfie di massa. Ma dietro quella parete anonima si cela un tesoro d’arte e storia che merita di essere riscoperto. Si tratta di San Lorenzo in Damaso!

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La “chiesa senza selfie” di Roma: un segreto nel cuore della Cancelleria

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La Chiesa di San Lorenzo in Damaso è una delle più antiche di Roma e una delle più misteriose. Si trova all’interno del Palazzo della Cancelleria, tra corso Vittorio Emanuele II e Campo de’ Fiori, completamente inglobata nell’edificio: nessuna facciata, nessuna insegna, solo un portale discreto progettato dal Vignola.

Secondo la tradizione, fu fondata nel IV secolo da papa Damaso I nella propria casa e poi ricostruita più volte, fino al grande rifacimento rinascimentale — forse su progetto di Bramante — voluto dal cardinale Raffaele Riario.

L’interno, a tre navate, custodisce un patrimonio dal valore immenso. Qui si trovano opere di Bernini, Maderno e Nicola Salvi, autore della Fontana di Trevi, oltre a un crocifisso del Trecento davanti al quale, si dice, pregò santa Brigida di Svezia.

Nella navata sinistra spicca la Madonna Avvocata, un’icona del XII secolo proveniente da una chiesa ormai scomparsa. Nonostante le ferite del tempo — dall’occupazione napoleonica all’incendio del 1939 — San Lorenzo in Damaso è sopravvissuta, silenziosa e integra, come un gioiello custodito dentro una teca. E il fatto di essere la “chiesa senza selfie” di Roma, non fa che renderla ancora più affascinante!

Photo Credits: Shutterstock