Presto a Roma è prevista l’accensione dei termosifoni: data, regole e altri dettagli al riguardo

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A differenza degli anni passati le temperature sono ancora molto alte per accendere i riscaldamenti tanto che qualcuno in certi casi usufruisce dell’aria condizionata. Eppure, tra pochi giorni nel Lazio e quindi anche a Roma nelle case è prevista l’accensione dei termosifoni dal momento che la Capitale è inserita nella zona D. Scopriamo tutti i dettagli al riguardo.

Roma termosifoni accensione 2023, qual è la data ufficiale

La data ufficiale dell’accensione dei termosifoni a Roma, Zona Climatica D, è mercoledì 8 novembre 2023. Il termine è previsto per il 7 aprile 2024 per un massimo di 11 ore al giorno.

Roma termosifoni accensione, possibile deroga

Come lo scorso anno, anche nel 2023 è possibile una deroga da parte dell’amministrazione comunale viste le alte temperature dell’ultimo periodo. Dunque, la data dell’accensione potrebbe slittare di qualche settimana. Nel 2022, infatti, i termosifoni hanno iniziato a funzionare a partire dal 21 novembre.

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A differenza di quanto accadeva in passato, oggi sono i condomini attraverso l’assemblea condominiale a decidere a maggioranza quando bisognerà accendere i termosifoni. L’importante è che la data segue quella stabilita dall’amministrazione.

Regole sull’accensione dei termosifoni

L’Italia è diviso in sei zone climatiche in cui variano i tempi e le date previsti per l’accensione dei termosifoni. Le regole ordinarie sono contenute nel DPR 74/2013 e nel DPR n. 412/1993. Di seguito le zone:

  • A- 1 dicembre –15 marzo / max 6 ore giornaliere: zone molto calde come Lampedusa.
  • B- 1 dicembre – 31 marzo / max 8 ore giornaliere: zone calde come Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
  • C- 15 novembre – 31 marzo / max 10 ore giornaliere: zone interne del Sud Italia. 
  • D- 1 novembre – 15 aprile / max 12 ore giornaliere:  zone costiere e del centro Italia.
  • E- 15 ottobre –15 aprile / max 14 ore giornaliere: regioni del Nord Italia, come la Lombardia, Piemonte, aree interne come alcune province dell’Abruzzo.
  • F- nessuna limitazione: zone tipicamente montuose come le province di Trento e Belluno.

Una delle regole fondamentali previste nel decreto è l’obbligo di manutenzione degli impianti con lo scopo di preservare il funzionamento, ridurre i consumi e aumentare la sicurezza.

Qualora non venisse seguita la norma vigente, vi sarà una sanzione con un importo compreso tra 500 euro e 3.000 euro.

FOTO: SHUTTERSTOCK