Sapete perché il Pantheon non ha mai mostrato delle problematiche riguardanti la struttura? C’entra il materiale con cui è stato costruito

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Perché il Pantheon non è mai crollato? E’ la domanda che tutti si pongono pensando a quanti secoli siano passati dalla costruzione dell’edificio e a quante intemperie siano avvenute nel corso del tempo.

La risposta si trova nel materiale da molti considerato “autorigenerante”, con il quale i romani hanno costruito la maggior parte dei monumenti durante l’impero romano.

Pantheon

Pantheon, la storia del materiale del maestoso edificio

Il Pantheon di Roma fu costruito intorno al 126-128 d.C. La curiosità sull’edificio è legata soprattutto alla massiccia cupola di cemento non armato che potrebbe risalire 2000 anni fa. Secondo quanto si legge sulla rivista Science Advances, gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology hanno spiegato che essa è costituita dai piccoli minerali chiamati “clasti di calce”.

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Inizialmente, gli esperti avevano ipotizzato che si trattasse di una miscela di cemento accidentale e quindi di scarsa qualità. Poi ancora avevano attribuito alla consistenza del cemento la presenza del materiale chiamato pozzolano.

Successivamente, l’ingegnere Admir Masic, professore di ingegneria civile e ambientale al MIT e responsabile dello studio, ha riportato l’attenzione sui clasti di calce e la loro realizzazione. Essi devono essere creati e non sono un derivato. Per farli bisogna mescolare il calcestruzzo con la calce a temperature ultra-elevate affinché vengano ottenute delle guarnizioni di clasti di calce.

Quindi, ci sono buone probabilità che il lavoro dei romani non fosse del tutto casuale ma pensato ad hoc per far sì che tale edificio rimanesse intatto nel tempo.

Che ne pensate di tutte le altre costruzioni fatte in epoca romana che ancora oggi sono visitabili e aperte al pubblico poiché rimaste come allora? Non è certo una coincidenza, ma un modo di lavorare dei romani che sono considerati i primi per quanto riguarda la costruzione di acquedotti, monumenti, ponti e strade varie.

FOTO: SHUTTERSTOCK