Cosa sappiamo sul Monumento a Gioacchino Belli che si trova a Roma? Ecco tutti i dettagli e curiosità al riguardo, in particolare sul gesto della mano

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Nel cuore di Trastevere vi è il monumento dedicato a Giuseppe Gioacchino Belli, noto poeta romano del XIX secolo. La scultura è stata voluta dal collega Domenica Gnoli e poi approvata dal sindaco Nathan. In realtà, però, il personaggio di cui stiamo parlando, non ha mai abitato da quelle parti, anzi Trastevere sarebbe l’unico quartiere che non ha mai frequentato.

Una particolarità del monumento riguarda il gesto che Belli compie con la mano, cosa si nasconde dietro a quella scelta dello scultore?

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Monumento Gioacchino Belli a Roma, storia e altre curiosità

L’opera fu realizzata nel 1913 dallo scultore Michele Tripisciano con lo scopo di celebrare il cinquantenario della morte del poeta. Il progetto fu finanziato attraverso una sottoscrizione popolare che raggiunse circa 30.000 lire.

Il monumento è fatto in travertino. Sopra un basamento si sviluppa la statua che rappresenta Belli appoggiato alla spalletta di ponte Fabricio e vicino ha a una delle erme quadrifronti.

Ciò che più incuriosisce i turisti e gli studiosi è il gesto della mano destra: cosa sta a significare? A quanto pare è un invito ad andare a quel paese. Dall’altra mano, invece, tiene un bastone nero e sembra fatto di legno, ebano per l’esattezza, con l’intento di sostituire i molti originali in legno che sono stati rubati.

Sul basamento, infine, si trovano dei rilievi, ognuno dei quali rappresenta qualcosa. In primo luogo vi è la personificazione distesa del Tevere e la statua parlante di Pasquino accerchiata da popolani. Ai lati, invece, sono presenti due fontane gemelle che prendono acqua da un mascherone che a sua volta raffigura la “Poesia” e la “Satira”.

Si tratta, quindi, di un monumento di una certa importanza e che non passa inosservato né tra i cittadini né tantomeno tra i turisti alla scoperta della città eterna.

FOTO: SHUTTERSTOCK