In occasione del Natale di Roma, il 21 Aprile, riapre il roseto comunale, considerato tra i più belli del mondo. Un’occasione per ammirare una collezione botanica molto vasta e preziosa.

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In occasione del Natale di Roma, il 21 Aprile, riapre il roseto comunale, considerato tra i più belli del mondo. Un’occasione per ammirare una collezione botanica molto vasta e preziosa.

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La storia del roseto

Il roseto comunale di Roma sorge sulle pendici dell’Aventino a pochi passi da Circo Massimo, in luogo che da secoli ospita giardini e varietà di fiori. Le sue piccole dimensioni non tolgono nulla alla bellezza del roseto, che offre anche una spettacolare vista su alcuni dei luoghi più caratteristici di Roma. Da qui è possibile ammirare il colle Palatino, il campanile di Santa Maria in Cosmedin, la cupola della sinagoga e la cupola di Monte Mario.

Dal III secolo a.C. questo luogo ospita molte varietà di fiori. È Tacito a parlare negli Annales di un tempio dedicato alla dea Flora e dei festeggiamenti per i floralia, che si tenevano all’inizio della primavera proprio a Circo Massimo. Anche oggi si festeggia la primavera in occasione del Natale di Roma, con l’apertura del roseto nella stessa zona.

Il luogo fu casa di coltivazioni di piante e fiori per secoli, fino ad arrivare al 1645, quando divenne “Orto degli Ebrei”, piccolo cimitero della comunità. Dopo il trasferimento del cimitero nel 1934 al Verano, il terreno rimase incolto fino all’inaugurazione del roseto comunale nel 1950.

L’idea di Mary Gayley

L’idea di un roseto è di Mary Gayley, americana di nascita che conobbe a Roma il Conte Giulio Senni, con cui convolò a nozze. La passione per il giardinaggio di Mary e una visita al roseto di Bagatelle, vicino Parigi, la portarono a chiedere al regio commissario di Roma, Filippo Cremonesi, di prendere in considerazione la costruzione di un roseto nella capitale.

Inizialmente Mary Gayley donò le rose che furono posizionate in alcune aiuole di Villa Borghese. Mary rimase delusa dalla scelta, arrivando addirittura a chiedere di restituire o bruciare le rose donate.

Mary tentò ancora negli anni ’30, ottenendo il primo roseto di Roma sul colle Oppio. Il giardino sacro del roseto sul colle Aventino fu la tappa finale dell’iniziativa di Mary Gayley, un luogo considerato tra i più bei roseti del mondo.

Il roseto ospita 1200 varietà e specie ed è diviso in due settori distinti. Dal 21 Aprile sarà visitabile nel pieno spirito delle celebrazioni per la primavera e per la città di Roma.