“Sipario” dell’artista Jannis Kounellis è un’opera d’arte dalle sfaccettature fiabesche, un cancello artistico nei pressi della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.

loading

“Sipario” dell’artista Jannis Kounellis è un’opera d’arte dalle sfaccettature fiabesche, un cancello artistico nei pressi della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.

Lo scorcio perfetto sulla Basilica di San Pietro: da qui potrai ammirare il ‘cupolone’ in una prospettiva unica

Chi è Jannis Kounellis?

Jannis Kounellis è stato un pittore e scultore greco, naturalizzato italiano, che fa parte della cosiddetta corrente artistica dell’arte povera. Una corrente in contrasto con l’arte tradizionale, che cerca di riutilizzare tutti quei materiali che eccedono dai processi industriale e che fa largo uso dello strumento dell’installazione. Le installazioni sono in grado di creare simbiosi tra opera d’arte e ambiente circostante, dando un valore aggiunto a tutto il processo di realizzazione. Si tratta anche del caso di “Sipario”, l’opera d’arte di Jannis Kounellis che si sviluppa su un cancello nei pressi della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.

Il cancello fiabesco dalle sfumature da “le mille e una notte”

Il cancello di Jannis Kounellis si inserirebbe perfettamente in una delle numerosissime storie contenute nella raccolta di racconti “le mille e una notte”. Lo storico libro offre uno sguardo sulle atmosfere, la filosofia e la cultura orientale a partire dal X secolo.

Sipario è il nome dato al cancello dell’orto monastico della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, un elemento che richiama il teatro, come se l’artista stia invitando il pubblico ad assistere a cosa si cela dietro alla sua opera d’arte. L’opera è stata realizzata su incarico dell’associazione Amici di Santa Croce in Gerusalemme, che ha promosso nel 2004 il restauro dell’orto.

Sipario è costituita da un filo ritorto in ferro battuto decorato da pietre trasparenti colorate in vetro o in quarzo. L’allusione è alla ricchezza dei frutti presenti nel giardino. Il cancello d’ingresso si apre come un sipario verso l’orto e anche quando è chiuso lascia intravedere ai passanti, attraverso il groviglio di linee, la natura dell’orto, racchiusa dalle mura Aureliane.