Sembra di fare un salto indietro nel tempo. Invece ancora oggi ad Artena ci si sposta solo a piedi o in sella ad un mulo

Dimenticate macchine e scooter. Ad Artena, non lontano da Roma, l’unico mezzo consentito è il mulo. Non è uno scherzo dovuto a un salto indietro nel tempo. Siamo nel 2024 ed è tutto vero.

La storia di Artena

Artena si trova nei pressi di Valmontone, a soli 40 minuti da Roma. Tanto basta per immergersi in un’atmosfera completamente diversa da quella cittadina a cui siamo abituati. Qui non c’è spazio per lo smog, per la frenesia urbana e per i clacson. Sembra di stare in un tempo sospeso. Le origini di Artena sono remote. Ci sono studi che hanno dimostrato la presenza di popolazioni preromane che vivevano nella zona. Noi però conosciamo questo borgo come cittadina medievale riportata in vita grazie alla famiglia dei Borghese, come riferisce Roma.com. Prima di loro infatti Artena era stata distrutta dalle battaglie tra gli angioini ed aragonesi.

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I muli di Artena

Venendo ai giorni nostri questo piccolo borgo conta nel centro storico 1400 abitanti. Abbarbicato tra le cime montuose dei Lepini, nell’alta valle del fiume Sacco, si erge su un costone calcareo. La vista è di quelle che toglie il fiato e la sua caratteristica è quella di essere uno dei pochi paesi senza mezzi di trasporto. Qui non vedrete macchine, ma nemmeno scooter, monopattini e biciclette. Ci si sposta a piedi oppure in sella al mulo.

I muli ad Artena fanno di tutto: portano la spesa ai cittadini, riforniscono di viveri i negozi e aiutano a fare i traslochi. Non solo: al mattino 4 muli e il mulattiere si aggirano per le piccole vie del borgo facendo la raccolta differenziata. Sono loro il vero cuore del paese. Ecco perché il sindaco ha voluto omaggiare i muli con una statua ad Artena.

Un fascino colto anche dal cinema

Ad accorgersi del fascino di questo borgo è stato anche il cinema. Alcune scene del Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli sono state girate a Palazzo Borghese. Si tratta di un’antica dimora nobiliare risalente al XVII di cui ancora oggi si può vedere il bel giardino.

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