La mostra di Jack Braglia, Conversation with blue gold, aggiunge un tassello importante al carnet di esperienze che si possono fare a Grosseto: la riflessione

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Grosseto è una cittadina della Maremma toscana molto conosciuta come meta di vacanza: vista la vicinanza al mare, regala al turista diverse possibilità. Fare il pieno di bellezza nel centro storico, ad esempio, e poi rilassarsi e riposarsi nel Parco Naturale della Maremma, fra spiagge e percorsi nella natura incontaminata. La città dista da Roma circa 2 ore di macchina, è in posizione strategica rispetto a diverse altre zone di grande interesse in Toscana: spiagge celebri come quella di Follonica distano circa 50 km mentre dall’altra parte c’è il Monte Argentario, con le sue mète più celebri e le sue bellezze.

Grosseto, l’estatatura e la Maremma Amara

Eppure non sempre a Grosseto la vita è stata semplice, anzi come recita una canzone popolare, fin dal Medioevo la Maremma era più amara che dolce. il territorio intorno alla città è stato paludoso fino alla bonifica degli anni ’50 e per i cittadini era impossibile restare in città nei mesi estivi, a causa delle epidemie di malaria. Per questo si praticava l’estatatura, un fenomeno di migrazione stagionale che vedeva i grossetani spostarsi in comuni limitrofi durante i mesi più caldi: c’era chi non tornava più, chi faceva avanti e indietro conducendo però una vita di stenti. Bisognerà attendere il 1800, precisamente il 27 aprile 1828: in quella data il granduca di Toscana Leopoldo II emanò l’editto per la bonificazione della Maremma a spese dello Stato. Iniziò un lungo percorso, che vide arrivare oltre 5.000 operai da altre regioni d’Italia e dall’estero: dopo tanti anni di lavoro, nel 1897 (una targa al Comune di Grosseto lo ricorda) venne conclusa per sempre la pratica dell’estatatura.

Grosseto, Conversation with blue gold con Jack Braglia

Oggi il centro storico di Grosseto è una perla di bellezza e di storia: percorriamolo insieme seguendo il percorso tracciato dalle opere di Jack Braglia, giovane artista svizzero che ha scelto proprio Grosseto come scenario della sua mostra a cielo aperto, incentrata sul valore dell’acqua e realizzata con la particolarissima tecnica del wrapping.

Si parte da Piazza del Duomo, la piazza principale della città, dove troviamo l’opera Earth’s Tears, per poi proseguire su Corso Carducci con le due piramidi sovrapposte di The Elixir of Life: il giro prosegue con piazza Baccarini e Fountain of Life, per poi toccare piazza San Francesco con The Blue Oasis e il Giardino dell’Archeologia con Precious Drop. Infine la passeggiata delle Mura, dove è stato posizionato Same Outcome.

Passeggiare fra le meraviglie storiche della città, ammirando nello stesso tempo uno spunto di arte contemporanea che spinge a riflettere sulla preziosità di un bene, l’acqua, di cui questo territorio conosce bene il dramma della mancanza, è un’esperienza molto intensa. Per i grossetani in primis e per i fortunati turisti che arriveranno qui in estate e in autunno (la mostra è visibile fino al 15 novembre).