È salito sul palco, ha commosso l’orchestra, incantato i quasi 50 milioni di italiani di fronte allo schermo e si è fatto amare dalla rete;  il giorno dopo, poi, Ezio Bosso, ha continuato a dare lezioni anche fuori dall’Ariston.

Bosso Spinoza: il botta e risposta su Twitter

Nella giornata successiva alla sua apparizione nella Città dei fiori, infatti, quei ragazzacci di Spinoza, che non si fermano di fronte a nulla, hanno pensato bene fosse il caso di aggiungere la loro ad una storia che era magia già da sola.

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In men che non si dica è partito il tweet:

È davvero commovente vedere come anche una persona con una grave disabilità possa avere una pettinatura da coglione.

Al goffo tentativo di uscire  a tutti i costi da un presunto politicamente corretto, ha risposto il maestro stesso:

Quello è perché cerco di pettinarmi da solo.

KO per il collettivo satirico che ha capitolato:

Ezio Bosso ha vinto tutto.

…Noi lo sapevamo già, cari di Spinoza! E queste due battute, che tutti abbiamo pensato si potessero risparmiare, sono servite in realtà a dimostrare che Bosso su quel palco ci è salito per il proprio talento, la propria intelligenza, il proprio acume, la propria levatura e per la grandezza della propria anima -e non per la propria disabilità-, donandoci così un momento di alto spettacolo e una grande lezione di vita.

Bosso Spinoza: ironia vs satira

Il maestro ha vinto a mani basse: umanità e intelligenza sbaragliano la satira.

Anche quando è quella geniale di Spinoza.

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