Li avevamo incontrati qualche giorno fa, con Sanremo alle porte ma l’Ariston ancora abbastanza distante.

I KUTSO OSPITI NEL SALOTTINO DI FUNWEEK

Oggi i Kutso sono decisamente più emozionati, sommersi come sono dagli impegni sanremesi e dall’atmosfera unica della kermesse, che non lascia indifferenti neanche loro, abituati alle sdrammatizzazioni. Di sicuro, per quanto ‘puliti’ nella pronuncia del loro stesso nome, non si sentono snaturati.

 

“Ancora non siamo saliti sul palco – precisano – e sul palco scopriremo se ci siamo snaturati o no. Per ora stiamo facendo interviste su interviste, per cui chiamateci come volete, non ci interessa”.

Alex Britti e i Kutso

Il gruppo ha anche commentato la presenza di Alex Britti, loro sostenitore e produttore, sullo stesso palco: “Conosciamo Alex da tanti anni – raccontano – abbiamo lavorato con lui dal 2006 al 2009 su diversi brani, tra cui Elisa. Per un po’ di anni poi le nostre strade sono state parallele, ci rincontriamo in questa occasione. È bello perché è come trovarsi in famiglia. Alex poi è solare, è una persona goliardica, si trova in armonia perfetta".

Elisa, l’amor ‘carnale’

E a proposito del brano? “Elisa è una ragazza che vorrebbe godere della vita fino in fondo – ci spiegano – però va spronata. E noi con questa canzone la sproniamo, usiamo la sua figura per ironizzare sull’eterno divario tra l’uomo e la donna, l’uomo più concreto e rozzo, la donna più romantica. E poi prendiamo anche un po’ in giro le canzoni d’amore con i loto cliché, riportiamo l’amore ad una dimensione più carnale e concreta, utilizzando anche termini anti-estetici come petting”.