Tutto pronto a Melpignano per La Notte della Taranta 2023 con Fiorella Mannoia Maestra Concertatrice. Tema: le donne nella musica popolare.

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È ormai agli sgoccioli il conto alla rovescia per il concertone che corona La Notte della Taranta 2023 in programma a Melpignano sabato 26 agosto (qui le info utili). Nel ruolo di Maestra Concertatrice c’è Fiorella Mannoia, che prende le redini dalla manifestazione salentina dopo l’apprezzatissima edizione guidata da Dardust. Sul palco, accompagnati dall’Orchestra Popolare, anche Tananai, Arisa e Brunori Sas, portavoce di una narrazione che mette al centro il tema dell’identità con riferimento alla donna nella musica popolare.

Non a caso, la canzone-manifesto è Fimmene Fimmene, che Mannoia introdurrà con alcune parole legate alla cronaca drammatica del nostro Paese. Il brano della tradizione viene, infatti, riscritto per evidenziare le emergenze attuali per chi non ha la libertà di parola e speranze più non ha,  e per ogni donna rispetto e libertà ovunque. Donne siamo e come alberi cantiamo, rami e radici forti noi abbiamo.

Fiorella Mannoia
Foto di Fabio Serino da Ufficio Stampa Notte della Taranta

“Sono venuta una volta ospite di Carmen Consoli, ma entrare e uscire è una questione di divertimento. Ho vissuto soprattutto l’aspetto di festa, dell’esserci”, spiega Fiorella. “Quando, invece, si va a fondo, si apre un mondo. Entrare davvero in questo terreno ti fa scoprire la disperata allegria presente in tutte le canzoni. Cosa che ho potuto fare solo in questo ruolo di Maestra Concertatrice. Tutti brani hanno dentro di sé temi come il lavoro, lo sfruttamento, i matrimoni obbligati, gli abusi sulle donne. E c’è sempre una sorta di malinconia che appartiene un po’ a tutta la musica popolare”.

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Per affrontare questo patrimonio musicale, culturale e linguistico, è stato fondamentale il ruolo di Luigi Chiriatti, scomparso di recente, di cui l’artista ricorda con affetto e riconoscenza il contributo. “Anche i musicisti dell’Orchestra Popolare della Notte della Taranta hanno dato un grande supporto soprattutto in termini linguistici, sia a me sia agli ospiti. Mi sono circondata di artisti che stimo e non mi sbagliavo. Per esempio, vedere un giovane come Tananai saltare sul palco e abbracciare i musicisti come se fosse al parco giochi è stato bello”.

Fiorella Mannoia
Foto di Fabio Serino da Ufficio Stampa Notte della Taranta

“E poi c’è Arisa – prosegue Fiorella Mannoia – sento qualcosa di speciale ogni volta che canta. Ed è entrata in questa tradizione con uno scambio importante. Ne è nato qualcosa di speciale. Ospiti stranieri? Non abbiamo sentito esigenza di ulteriori ospiti o di artisti stranieri ma ammetto che mi sarebbe piaciuto avere con noi Sting”. Per un’edizione, la numero 26, dedicata alla donna, Mannoia osserva. “La taranta è femmina, per cui quando sono entrata nel suo mondo e ho capito tale aspetto, ci siamo concentrati su questo anche nella parte coreografica. Spero di dare una connotazione forte”.

In un momento nel quale la violenza sulle donne è tragicamente all’ordine del giorno, quale messaggio vorrebbe passasse? “Vorrei innanzitutto che gli ospiti si divertissero loro in primis per intrattenere il pubblico, cercando di dare un messaggio al femminile. Parlerò poco per lasciare spazio a musicisti e agli ospiti ma due parole sul rispetto della donna, in un momento come questo, vanno dette”.

La Notte della Taranta è un progetto culturale sostenuto dalla Regione Puglia e Puglia Promozione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella. Il concertone sarà trasmesso il 4 settembre su RAI 1 dalle 23:25.

Foto da Ufficio Stampa