A quattro mesi dall’ultimo album, Ed Sheeran torna con ‘Autumn Variations’, nostalgica fotografia dell’autunno.

A dispetto dei proclami di ritiro e di stanchezza artistica, Ed Sheeran sembra proprio non riuscire ad allontanarsi dalla musica e dalla sua chitarra. Il nuovo album – Autumn Variations (uscito il 29 settembre su etichetta Gingerbread Man Records) – è la perfetta attestazione di questo dato di fatto. Non solo perché è arrivato appena quattro mesi dopo – (Subtract) – trovatemi un cantautore altrettanto prolifico – ma proprio per la qualità acustica di queste variazioni autunnali. Ed ci ha abituato a canzoni spoglie, mosse solo dalle corde delle sue chitarre – e si può ben dire che – (Subtract) fosse a tutti gli effetti uno degli album più intimi e introspettivi del cantautore britannico.

Mai però aveva probabilmente esplorato un mondo sonoro che si allontanasse così tanto dal pop nudo e crudo per avvicinarsi a uno stile più minimalista e paragonabile all’indie rock di artisti come Sufjan Stevens e Joshua Radin. In questo si vede la mano del produttore di Autumn VariationsAaron Dessner dei The National – che ha indubbiamente saputo bilanciare lo spirito di Sheeran sintetizzandolo in poche ma decisive note.

«Lo scorso autunno, ho scoperto che io e i miei amici stavamo attraversando moltissimi cambiamenti di vita. – ha raccontato Ed Sheeran – Dopo il caldo dell’estate, tutto si è calmato, si è sistemato, è caduto a pezzi, è venuto al pettine o è imploso». «Quando ho attraversato un momento difficile all’inizio dello scorso anno – continua il cantautore – scrivere canzoni mi ha aiutato a capire i miei sentimenti e ad accettare ciò che stava succedendo. E, quando ho saputo delle diverse situazioni dei miei amici, ho scritto canzoni, alcune dal loro punto di vista, alcune dai miei, per catturare il modo in cui io e loro vedevamo il mondo in quel momento. Ci sono stati alti momenti di innamoramento e di nuove amicizie inframmezzati da momenti bassi di crepacuore, depressione, solitudine e confusione».

Ed Sheeran: cosa ha ispirato Autumn Variations

Dichiaratamente, una delle ispirazioni dell’album è Enigma Variations di Edward Elgar (siamo nel 1898). «Mio padre e mio fratello mi hanno parlato di un compositore chiamato Elgar, che ha composto Enigma Variations. – spiega Sheeran – Ciascuna delle 14 composizioni riguardava uno diverso dei suoi amici. Questo è ciò che mi ha ispirato a realizzare questo album. Quando ho registrato Subtract con Aaron Dessner, ci siamo subito trovati bene. Abbiamo scritto e registrato senza sosta e questo album è nato da quella collaborazione. Sento che ha catturato la sensazione dell’autunno in modo così meraviglioso nei suoi suoni e spero che tutti lo amino tanto quanto me».

Una collaborazione che sembra quasi un incontro di anime quella tra Sheeran e Dessner, arrivata però anche nel momento giusto: è chiaro che Ed – crescendo – senta anche la necessità di scavare più a fondo, rendendo la sua musica più intensa. In questo, Autumn Variations sembra quasi una fase di passaggio. Un album di consapevolezza – direbbero alcuni – ma anche probabilmente la fotografia nostalgica di un passato che inizia a pesare sulla coscienza. La nostra fortuna è che il trick escatologico di Sheeran sia sempre la musica: Ed permette così anche a chi lo ascolta di immedesimarsi nelle sue variazioni, alleviando un po’ le nostre.

Autumn Variations di Ed Sheeran, tracklist:

1. Magical
2. England
3. Amazing
4. Plastic Bag
5. Blue
6. American Town
7. That’s On Me
8. Page
9. Midnight
10. Spring
11. Punchline
12. When Will I Be Alright
13. The Day I Was Born
14. Head > Heels