Arriva dall’Australia la storia di Scott e Sandy: stanchi del caro affitti hanno comprato una barca e vivono in mare (risparmiando).

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L’inflazione (e soprattutto il caro affitti) affliggono l’intero pianeta e infatti la storia di Scott e di sua moglie Sandy arriva dall’Australia. Stanchi dell’aumento vertiginoso dell’affitto del loro appartamento a Melbourne, la coppia ha deciso infatti di vivere su una barca: l’hanno acquistata per 59mila sterline (circa 78mila euro) e chiamata Tenacity (Tenacia, appunto), perché – come dice Scott Trevethan – «nella vita serve grinta».

Non è di certo una favola quella di Scott e Sandy: anche per la barca sono stati necessari dei sacrifici. Per renderla utilizzabile, la coppia ha infatti speso altre 39mila sterline: un bell’investimento, di cui però non si sono mai pentiti. Scott è CEO di Financial Fanatics, Sandy è il General Manager: «L’idea è nata parlando, con commenti come Non sarebbe bello se… – dice Scott – Una di quelle idee che ti vengono quando la vita è troppo dura. L’abbiamo messa per iscritto, come fa ogni contabile, ed è diventata Potrebbe essere meglio di quanto abbiamo immaginato. E così è».

Ovviamente lo smart working aiuta: Scott e Sandy lavorano dalla barca. Per il momento, viaggiano tra Eden, Sydney e Port Macquarie. Ultimamente si sono spostati a Manly, Brisbane. Ma stanno effettivamente risparmiando? «Tantissimo! – dice Scott – E possiamo permetterci le cose che rendono la vita dignitosa. Ovviamente i costi dei moli possono essere cari, ma non abbiamo l’affitto da pagare o un mutuo e questo ci libera dalla pressione del costo della vita». In Australia è comunque gratuito fermarsi in mare aperto con l’ancora. E, secondo la coppia, il mare è una comunità di amici navigatori con cui – pare – «puoi anche fermarti a pescare per avere un pasto gratis». 

Da contabile, Scott ha persino redatto una lista di pro della vita in barca. Lui e Sandy hanno infatti un budget per le spese obbligatorie (gli stop nei porti, la spesa etc.): se ne può facilmente tenere traccia, tanto che «ogni mese, spendiamo meno del previsto e viviamo molto bene». Aiuta anche che la barca funzioni come una sorta di «mini città»: «Produciamo energia elettrica dal sole – dice Scott – quindi nessuna bolletta. Evitiamo ristoranti e club, cuciniamo quasi sempre qui. Se sei ancorato non c’è molta scelta». Ovviamente, non servono così tanti vestiti perché cambia lo stile di vita e, soprattutto, «non abbiamo bisogno di un’auto».

«È una vita che può essere dura. – chiosa Scott – Devi tenerti al sicuro dalle tempeste e tenere l’acqua fuori. Le viste sono spettacolari e la libertà è una scoperta. Non vogliamo cambiare».