E’ tra gli otto concorrenti di ‘Ora o mai più’ e per Alessandro Canino questa è una terza, quarta forse anche quinta possibilità come ci ha detto ridendo. Dall’incontro con Pippo Baudo alle scuse di Loredana Bertè ecco la nostra intervista a Alessandro Canino

Alessandro Canino: ‘chi vincerà ‘Ora o mai più’ paga la cena a tutti!’

Tra i concorrenti di ‘Ora o mai più’ c’è Alessandro Canino. Chi è stato adolescente, e non solo, negli anni 90 non può non ricordarsi la canzone che lo ha consacrato al successo ‘Brutta’ con la quale arrivò sesto tra le nuove proposte del Festival di Sanremo 1992.

Dopo il successo piano piano i riflettori si sono un po’ abbassati su Alessandro, che non ha mai smesso di fare musica e di seguire il Festival di Sanremo. Ora con il programma di Amadeus ha una nuova occasione di far sentire la sua musica alle persone. Abbiamo raggiunto Alessandro Canino telefonicamente e abbiamo cercato di scoprire qualcosa di più su di lui e su come abbia preso realmente quella gaffe di Loredana Bertè e Patty Pravo.

Alessandro Canino intervista: dall’abbraccio con Pippo Baudo alle scuse di Loredana Bertè

Cosa ti ha fatto dire si ad ‘Ora o mai più’?

“La serietà del programma. La proposta è stata da subito molto seria. Quando mi hanno telefonato hanno detto che volevano fare un programma dove venivano valorizzate finalmente quelle persone e quegli artisti che avevano bisogno di una seconda, terza, quarta quinta possibilità, perché nella vita non si può mai sapere ‘mai dire mai’ ce ne sono tante di opportunità sta a noi sfruttarle.

Mi hanno raccontato un po’ l’idea del programma e quando mi hanno detto che c’era anche Amadeus ho capito che era un programma che parlava e che valorizzava soprattutto la musica. Amadeus è un grande intenditore di musica anche viene dalla radio, è un conoscitore di tutti i generi musicali e ha una cultura musicale incredibile. Ma anche gli autori che ci sono dietro oltre a Carlo Conti mi ha fatto capire che era un’opportunità importante. Poi come tutti ho fatto un provino, perché di artisti ce n’erano tanti e quando hanno confermato la mia presenza nel cast è stata una bellissima notizia e mi sono messo veramente a loro completa disposizione: avevo la possibilità di far arrivare un po’ della mia musica a casa e un racconto di me che fosse veritiero sotto tutti i punti di vista.”

A proposito di seconde possibilità. Dopo la grande notorietà i riflettori si sono spenti. Come hai affrontano quel momento per non perderti?

“L’entusiasmo è sempre stato la mia forza, mi ha aiutato in tante occasioni nella mia vita. Oltre a questo è stato fondamentale avere i piedi ben piantati in terra. Non ho mai perso la cognizione di quella che fosse la realtà, di che cosa fosse il successo o il cantante, il personaggio che viene visto un po’ come un extraterrestre sotto certi punti di vista: inarrivabile intoccabile. In realtà non è così: viviamo delle stesse problematiche e delle stesse cose belle che regala la vita. Nei momenti difficili mi è servito l’apporto della famiglia, degli amici e di tutte le persone che mi sono state vicino. Loro mi hanno aiutato a superare questi momenti brutti che tutti noi abbiamo o possiamo avere nella vita. Certo dai riflettori del successo a trovarsi a gestire tutto da soli non è stato facile. La forza di un cantante sta anche in quella del team con cui lavora e quindi di quelle persone che ci sono dietro le quinte e lavorano insieme a lui. Ritrovarsi da solo non è stato facile ma non ho mai perso né l’entusiasmo né la voglia di fare la mia musica. Forse per questo è arrivata la seconda terza quarta o quella che sarà possibilità per poter rimettere a disposizione del pubblico la mia musica.”

Ti ha scoperto Bigazzi, ma quello che ha creduto fortemente in Alessandro Canino e che ti ha voluto in diverse trasmissioni è stato il mitico Pippo Baudo. Che ricordo hai di lui, vi sentite ancora?

“Con Pippo è nato tutto con semplicità, come se fosse un padre per me. Ma è un modo che lui ha di fare con i giovani, di trattarli di dargli consigli. Per cui fin da subito si è instaurato un rapporto bellissimo che si è protratto negli anni, e ci siamo anche rivisti non tanto tempo fa a Montecatini, una città che lui ama moltissimo. Ci siamo visti e abbracciati, mi ha chiesto cosa stessi facendo e mi ha detto ‘sei sempre stato un talento e tale sei rimasto quindi forza e continua a credere in te stesso e nella tua musica.’ Spero che anche lui stia guardando la trasmissione e che il mio sorriso arrivi anche a lui.”

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Tu sei con Loredana Bertè, sei soddisfatto di avere lei come coach? Avresti voluto qualcun altro?

“Gli 8 maestri sono tutti incredibili, hanno fatto e fanno la storia della musica italiana per cui chiunque fosse capitato di loro sarebbe stato perfetto per imparare e apprendere qualcosa. Perché nella vita c’è sempre qualcosa da imparare. Ovviamente Loredana ha un modo tutto suo di approcciare alla musica, alla canzone; è un’istintiva è un’anima rock, per cui vedermi vicino a lei per il pubblico può sembrare strano; potrebbe pensare che hanno messo insieme il diavolo e l’acqua santa. Ma in realtà la mia esperienza mi ha fatto adattare perfettamente ai dettami di Loredana e alla sua spontaneità, alla carica che trasmette sul palco. Certo non è facile starle vicino perché è veramente una forza incredibile, ha un’energia che si prova e si sente standole vicino. Energia che ha trasmesso anche a me e spero di dare il mio massimo per far si che anche lei sia soddisfatta di me.”

Nella sua totale genuinità e spontaneità è stata protagonista di una gaffe insieme alla Divina Patty Pravo, quando entrambe non si sono ricordate il tuo nome nella prima puntata; tu hai riposto con un sorriso davanti alle telecamere, ma che effetto ti ha fatto?

“Anche dietro le quinte ho sorriso, perché da Loredana ci si può aspettare una cosa del genere. In più considera che era arrivata il pomeriggio da un viaggio lungo, è stata catapultata dentro lo studio che per noi è un po’ una sorta di casa e non sapeva chi si sarebbe trovata davanti, perché è stato tutto secretato fino all’ultimo secondo. Figurati che lei si è scusata poi, mi ha detto ‘ Scusa sono arrivata tutta buttata all’aria, perdonami, ma mi aspettavo che per il repertorio che ho mi fosse assegnata una donna’. E’ stata molto sincera nel dirmi questo. Se ci pensi lei ha dei successi incredibili ma sono tutti cantati da lei quindi riadattare le sue canzoni ad una voce maschile non è e non è stato facile, ma alla fine il sorriso ha vinto su tutto.”

Forse poi a due Dive come loro uno scusa un po’ tutto..

“Si infatti. Diciamo che Patty non l’ho capita molto lì per lì. Forse anche lei era un po’ confusa su tutti in quella prima puntata. Forse non aveva capito bene il gioco, quale fosse la gara vera e propria.. forse si è un po’ distratta ma credo faccia un po’ parte del personaggio anche.”

Sei stato tre volte sul palco di Sanremo, ma lo hai anche vissuto come inviato per le Tv di Stato dell’Europa dell’Est.

“E’ stato un modo diverso di assaporare il Festival: viverlo dietro le quinte e viverlo da protagonista. La proposta mi arrivò da un paio di televisioni dell’Est dove ho partecipato a vari Festival. Mi dissero ‘chi più di te può raccontarci direttamente da Sanremo, quello che accade’ Fino ai primi anni 2000 c’era ancora molto interesse delle tv estere, volevano scoprire cosa c’era dietro e come lo si viveva. Oggi questo interesse è molto diminuito. Io ho fatto semplicemente un racconto di come lo viviamo noi artisti dietro le quinte. Sono andato a curiosare tra i giornalisti, che nel vedermi sono rimasti sopresi da questa mia nuova veste, da questa mia incursione. E sono venuti fuori aspetti divertenti e piacevoli.”

Ti piacerebbe tornare come inviato o preferiresti tornare sul palco da protagonista?

“Questa volta onestamente preferirei salire sul palco! Mi sento più a mio agio.”

Sanremo ha ancora la forza di un tempo, visto com’è cambiato il modo di fruire la musica, com’è cambiata la televisione?

“Secondo me quella settimana lì è ancora fondamentale per tutti: per le televisioni, per gli artisti, per i giornalisti, per le radio. Chiunque si ferma in quella settimana. Per l’Italia è ancora l’evento musicale più importante che abbiamo. Spero che si riprenda come ha fatto ‘Ora o mai più’, a fare programmi che parlino di musica, che l’interesse si possa allungare durante tutto l’anno. Questo è l’augurio che posso fare, ma a tutti gli effetti Sanremo è ancora la manifestazione regina che fa partire tutto sia per i Big che per i Giovani.”

Stai già lavorando al nuovo album?

“Siamo arrivati preparati! Finito il programma presenteremo il nuovo singolo e che ci sia poi la vittoria o meno ci aspetta un’estate piena di impegni e di promozioni per portare la musica in giro per tutta l’Italia.”

Chi vincerà ‘Ora o mai più’?

“Noi 8 siamo così legati che ci auguriamo che vinca il migliore o il più meritevole o chi vogliono, perché non ci interessa siamo già tutti vincitori. Tra noi c’è veramente un’amicizia che ci ha legato negli anni, ma che ci ha fortificato e si è fortificata durante questa esperienza. Non vediamo l’ora di uscire dal programma e poter fare magari una serata tutti insieme. A chi vincerà faremo pagare la cena probabilmente a tutti!”

Hai paura del possibile oblio dopo ‘Ora o mai più’?

“Sono preparato ad uscire da questo programma e a sfruttare questo momento bello e positivo. Cercherò di far si che ci siano tante occasioni per far ascoltare la mia musica e incontrare tutte le persone che ci stanno seguendo e che ci scrivono ogni giorno dimostrandoci il loro sostegno. Sono pronto ad incontrarli tutti, questo è l’obiettivo più importante che ho!”