‘Non abbiamo capito questo astio nei nostri confronti’: i Jalisse, durante l’intervista di Funweek per il programma Ora o mai più, hanno parlato del grande successo del programma e si sono anche sfogati sull’astio che in Italia hanno trovato dopo la vittoria di Sanremo. Ecco cosa hanno confidato ai microfoni di Funweek

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La loro Fiumi di Parole vinse il Festival di Sanremo nel 1997, ma poi da allora dei Jalisse si erano perse le tracce. Almeno in Italia, perché all’estero Fabio Ricci e Alessandra Drusian, compagni di lavoro e nella vita, di progetti ne hanno portati avanti diversi.

Una lunga pausa dalla scene, interrotta finalmente oggi grazie a Ora o Mai Più, la nuova trasmissione in prima serata su Rai Uno condotta da Amadeus, dove il duo sta avendo la possibilità di rimettersi in gioco e farsi apprezzare dal pubblico.

I Jalisse sono in gara con altri 7 artisti ma, per loro, la vera vittoria non è quella che sarà decretata il 29 giugno, giorno della finale: “Abbiamo già vinto tutti: noi, la musica, le emozionispiegano ai microfoni di Funweek – Durante la prima puntata eravamo tutti tesi, poi abbiamo iniziato a scioglierci. Ma oggi abbiamo vinto comunque tutti per quello che stiamo dimostrando”.

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Alessandra e Fabio spiegano che Ora o Mai Più rappresenta una grande occasione per loro, non solo dal punto di vista professionale: si sono creati rapporti veri sia con gli altri concorrenti in gara che con i big della musica italiana chiamati a fare da giudici e da maestri. Un bel gruppo non solo di cantanti, ma prima di tutto di persone.

Ora o Mai Più è un prodotto fatto apposta per gli artisti – spiegano – E si sta dimostrando un grande contenitore di aiuto verso noi 8 allievi, che ha permesso di far conoscere le nostre anime”.

Un’atmosfera davvero serena, dunque, anche se qualcuno non ha mancato di riservare critiche nei loro confronti. Non è sfuggito, infatti, il duro commento che Loredana Bertè, nel corso della prima puntata ha fatto sulla voce di Alessandra, dichiarando apertamente di non gradire quel suo presunto falsetto: “E’ proprio brutto” aveva detto. Ma la cantante aveva calcato ancor di più la mano – trovando d’accordo anche Patty Pravo –  affermando che i Jalisse non meritarono di vincere Sanremo ’97 con Fiumi di Parole.

Alla viglia del terzo appuntamento, sembra però che pace sia stata fatta: “C’è stato un abbraccio, ci siamo guardati negli occhi. Insomma – raccontano i Jalisse –  già nella seconda puntata c’è stato un cambiamento di giudizio nei nostri confronti”. Poi per smorzare i toni: “Diciamo che forse si sono voluti vendicare dopo 21 anni!

Già, 21 anni di assenza dai palcoscenici che contano della musica italiana. Ma perché?

In effetti, neanche loro riescono a spiegarsi le ragioni di questo allontanamento – non volontario – dal circuito mediatico: mentre all’estero sono stati chiamati a fare tour ed esibizioni, in Italia dopo la vittoria sull’Ariston, il successo li ha abbandonati, creando quasi una sorta di muro tra loro e il mondo dello spettacolo.

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Non abbiamo mai capito questo astio nei nostri confronti né la brutta nomea di desaparecidos” ammettono con un po’ di amarezza. Una sorte toccata anche ad altri grandi artisti, che – come era successo a loro – sono finiti nel dimenticatoio.

Chi fa musica deve essere tutelato: dietro a ogni cantante ci sono discografici, autori, persone che lavorano – dicono con fermezza – Chi fa musica non solo produce cultura ma anche economia”.

Dimenticando il passato e guardando al futuro, i Jalisse hanno già pronto il loro nuovo singolo per la finale di Ora o Mai Più, che promette di stupire tutti e con il quale punteranno alla vittoria più importante: riconquistare il pubblico.

E poi? Magari una capatina di nuovo a Sanremo? Ridono. “Sono 21 anni che ci proviamo e non ci riusciamo. Dateci almeno un premio alla costanza”. Che già non sarebbe poco: se lo meritano!