C’è anche un’opera di Banksy tra quelle esposte, fino al 30 settembre presso 21Gallery a Treviso, nella mostra dedicata all’“intermural art” statunitense.

21Gallery (Villorba, TV) sta ospitando United Intermural Artists, la più grande mostra che una galleria privata italiana abbia mai dedicato all’“intermural art” statunitense. A fornire questa definizione è stato l’antropologo Rafael Schacter, sottolineando lo strano ibrido tra qualcosa che non è mai del tutto fuori o dentro le mura. Ma resta sospeso fra il dentro e il fuori.

“Gli artisti selezionati sono i protagonisti della stagione storica del writing e della street art newyorchese”, ha dichiarato il curatore della mostra Cesare Biasini Selvaggi. “Coloro che sono stati in grado di tradurre una creatività che ha avuto origine nello spazio urbano, sui suoi muri, all’interno del white cube della tela. Non si tratta quindi banalmente di fare sulle tele quello che si farebbe fuori, ma appunto di tradurlo, condurlo attraverso il filtro che separa il fuori e il dentro, di dargli una nuova forma”,

United Intermural Artists
Foto da Ufficio Stampa

In mostra ci sono, tra gli altri, Banksy, Lady Pink, Seen, Sharp, Blade, Andrew Schoultz, Daze, Quik, Crash , Zes 1 e Aaron Noble. Tali artisti riuniti riassumono – nonostante la detonazione di individuali sensibilità visuali, norme e codici espressivi – dei tratti comuni di quella che è identificabile come una linea dell’arte contemporanea radicalmente nuova, con la sua autonomia estetica. Si tratta, infatti, di artisti che hanno sviluppato una pratica pittorica su tela (o carta) capace di portare con sé la creatività che ha avuto origine in strada.

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L’arte come azione etica

Si alterano, così, gli strumenti di pittura tradizionali e gli “attrezzi del mestiere” del vandalo come spray, marker e rulli in un percorso di sperimentazione, reinterpretazione e reinvenzione costante. I linguaggio espressivo, nel campo più vasto dell’arte contemporanea, conserva la specificità estetica del fuori luogo del writing e della street art “della prima ora”. Ulteriori tratti distintivi sono, poi, la ricettività concettuale e un posizionamento etico per cui l’azione è considerata questione etica.

United Intermural Artists Banksy
Banksy, Bomb middle england, 2002, spray paint on plaster, 69 x 209 cm / Foto di Francesco Piva da Ufficio Stampa

La ricerca degli artisti qui riuniti è una pratica di agency pro-sociale: è una scelta di tipo politico. Non tanto quella di non lavorare più per una certa società, ma neppure lavorare per la costruzione di una società utopica. È l’azione all’interno del sociale con la creazione di opere-dispositivo in grado di fare emergere le contraddizioni dall’appiattimento a cui sono confinate.

Il racconto dell’evoluzione del graffitismo e della street internazionale in galleria comprende anche il misterioso artista inglese Banksy presente con l’opera Bomb middle England del 2002,pittura spray su intonaco, 69 x 209 cm. L’opera raffigura innocue signore della middle class che giocano a bocce, che in realtà sono bombe pronte ad esplodere. L’intento di Banksy è quello di restituirci una lettura critica della condanna della guerra, non come generica volontà di pace, ma come critica sociale. E di evidenziare come a perdere nella guerra siano sempre loro, i più deboli: donne, anziani, bambini. 

United Intermural Artists

United Intermural Artists
Foto da Ufficio Stampa

a cura di Cesare Biasini Selvaggi

21Gallery, Villorba (Treviso)

07 giugno 2023 – 30 settembre 2023

Orari
Lunedì-Sabato, dalle ore 10.00 alle 19.00
Domenica chiuso

Ingresso libero

Foto da Ufficio Stampa