Torna su NOVE ‘Cash or Trash – Chi offre di più?’ con Giano Del Bufalo e Giovanni De Santis tra i mercanti. La nostra intervista sul set.

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Tempo di nuova stagione per Cash or Trash – Chi offre di più?, che riparte sul NOVE con appuntamento preserale da lunedì a venerdì. Laproduzione Blu Yazmine per Warner Bros. Discovery, che si è guadagnata l’affetto del pubblico italiano, conferma Paolo Conticini nel ruolo di conduttore affiancato da una squadra di mercanti sempre più agguerriti. Tra loro ci sono Giano Del Bufalo, appassionato di tutto ciò che è tribale meglio se proveniente da territori remoti, e Giovanni De Santis,amante del modernariato e dell’illuminazione del ‘900. Li abbiamo incontrati sul set.

Siamo arrivati alla stagione numero quattro e il programma ha conquistato una fascia molto ampia di pubblico. Che cosa piace tanto di questo show?

GIOVANNI DE SANTIS Innanzitutto credo che apprezzino il garbo, l’empatia dei Mercanti e la voglia che abbiamo di trasmettere qualcosa e di insegnare. Il pubblico è recettivo e ha voglia di imparare quindi le cose si incontrano.

Giano Del Bufalo
Foto da Ufficio Stampa

GIANO DEL BUFALO Come dice il titolo stesso Cash or Trash distinguiamo le cose migliori e più belle che si pagano dalla spazzatura. È un modo nuovo e, secondo me, interessante per avere un occhio sugli oggetti antichi, vecchi che si hanno.

Che cosa vedremo in questa nuova stagione?

GIANO Eh, tante sorprese anzi tantissime sorprese… ci saranno oggetti strani anche abbastanza complicati da definire. Io, per esempio, ho fatto una figuraccia non riuscendo a dire un termine per indicare un oggetto che coprisse un organo genitale in una tribù specifica. Quindi, ecco, anche oggetti divertenti e imbarazzanti.

GIOVANNI Qualche cambio look, un livello più alto di oggetti ma anche un sacco di scherzi e battute così come tante belle storie. I venditori ci porteranno tante belle storie

Lo show va in onda nella fascia oraria in cui la famiglia si riunisce a tavola: che responsabilità rappresenta per voi?

GIOVANNI Beh, arrivando stanchi dal lavoro bisogna accoglierli e farli rilassare. Ma noi entriamo, usciamo e lasciamo tutto in ordine, non sporchiamo!

GIANO Come facciamo nella vita reale, quando andiamo a comprare. Spesso ci chiamano persone con delle collezioni e noi andiamo a valutare. Anche lì, lo facciamo grande garbo perché per noi è una passione, oltre ad essere un lavoro. Anzi io credo che prima sia una passione che poi si è trasformata in lavoro.

Come fa una persona comune a capire se un oggetto che ha in casa è di valore o meno?

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GIANO Eh, questa è la domanda buonissima, forse la più difficile in realtà. Studiando, guardando toccando, sbagliando anche. È un processo che secondo me diventa quasi una palestra: il muscolo si ingrandisce quando si allena e l’occhio si affina quando si guarda.

Nelle dinamiche tra mercanti, quando finisce la solidarietà e subentra la sfida?

GIOVANNI Io non l’ho ancora capito, navigo a braccia! Siamo amici ma non ci dimentichiamo di essere professionisti e quando arriva qualcosa di bello, nel rispetto ognuno dell’avversario, facciamo quel che possiamo per ottenerlo.

GIANO Diciamo che siamo tutti abbastanza amici al di fuori però, quando piace un oggetto, si combatte a spada tratta. Non si guarda in faccia a nessuno, poi dopo magari ci si abbraccia però dopo…

Per chi tende all’accumulo seriale, c’è un consiglio per selezionare cosa davvero valga la pena tenere e cosa no?

GIANO Io consiglio sempre di studiare per capire la differenza tra un oggetto che può avere un valore futuro e un oggetto che invece rimane stantio e perde valore. È una cosa che, piano piano, si impara avendo le mani in pasta però  esiste una differenza. Esistono le collezioni straordinarie ed esistono gli accumulatori seriali che, sbagliando, magari buttano cose o non si rendono conto di avere roba di poco valore. C’è differenza tra un collezionista che ha un criterio ben specifico da rispettare e l’accumulatore.

Alessandro De Santis
Foto da Ufficio Stampa

GIOVANNI Io invece credo di non essere la persona giusta per poter rispondere perché sono un collezionista accumulatore. Non mi separo da niente e faccio fatica a vendere e quindi faccio faticare a rispondere… Come dice Giano, studiare e prepararsi fa sì che da accumulatore si diventi collezionista. E ancora prima devi capire cosa ti piace e indirizzare la passione verso qualche cosa di specifico e a quel punto affini la ricerca.

Cosa amate collezionare?

GIANO Ognuno di noi ha un campo, Io per esempio colleziono arte tribale primitiva. Ho una collezione vastissima di roba antica, dai popoli dell’Oceania ai popoli dell’Africa Nord Occidentale .

GIOVANNI Io colleziono scatole di latta pubblicitaria, insegne, orologi, sculture…. Ma se mi trovassi due fazzoletti bianchi quasi potrebbe venire in mente di collezionare pure quelli. Quindi, davvero, la mia è una patologia.

C’è un oggetto che state inseguendo?

GIANO Sì, tante cose però sono convinto che gli oggetti, prima o poi, fanno un giro e arrivano. Non mi è mai capitato di essere insoddisfatto. A un certo punto è come se ci fosse un’energia o un’attrazione verso le cose, soprattutto per chi ama il proprio lavoro e campo di studi, per cui a me è sempre arrivato tutto… Non so come magicamente, l’universo ha spedito cose e spero che continui.

GIOVANNI Bisogna solo aver pazienza, le cose arrivano è vero-

Perché guardare Cash or Trash?

GIOVANNI Perché è il programma migliore della rete, che discorsi! (ride, ndr)

GIANO E noi siamo simpaticissimi, soprattutto ci divertiamo. Ecco questo c’è da dire: Cash or Trash è divertente e noi ci divertiamo tra di noi e si divertano anche coloro che vengono a trovarci con i quali scattano gag. Quindi, oltre ad essere educativo è divertente.

Foto da Ufficio Stampa