Tra i protagonisti del concerto evento ‘Una Nessuna Centomila In Arena’, Mahmood ha raccontato il rapporto con la mamma ai microfoni di Rai Radio2. Cosa ha detto.

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In onda mercoledì 8 maggio in prima serata su Rai1 e in contemporanea su Rai Radio2, Una Nessuna Centomila – In Arena ha riempito di musica e solidarietà l’Arena di Verona. Le grandi voci della musica italiana si sono, infatti, incontrate e abbracciate per sostenere i progetti della Fondazione presieduta da Fiorella Mannoia a favore delle donne vittime di violenza.

Con la conduzione di Amadeus, lo show ha coinvolto, tra gli altri, Alessandra Amoroso, Annalisa, Samuele Bersani, Elodie, Emma, Niccolò Fabi, Achille Lauro, Ermal Meta, Francesca Michielin, Fabrizio Moro, Mahmood, Noemi, Tananai e Paola Turci. Proprio grazie al pubblico accorso all’Arena di Verona sono già stati raccolti €600.000 ripartiti e devoluti a nove centri antiviolenza italiani.

Mannoia Amadeus
Foto Prandoni -Brunetti da Ufficio Stampa

A questi fondi, si aggiungeranno quelli della campagnalegata al numero solidale 45580, attivo fino all’11 maggio. Con un semplice SMS o una telefonata al numero 45580 chiunque in questi giorni può contribuire a questa causa cruciale.

Le parole di Mahmood a Rai Radio2

Intervistato da Andrea Delogu nel backstage di Rai Radio2 dell’evento, Mahmood ha raccontato il ruolo delle donne – e soprattutto della mamma – nella sua vita. “La donna più importante della mia vita è mia madre e mi ha dato tanti insegnamenti. Forse quello più importante è che non bisogna cercare di essere migliore per gli altri, ma per noi stessi. Essenzialmente mi ha insegnato la libertà”.

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“Il palco mi aiuta a mostrare dei lati di me che nella quotidianità magari non faccio uscire, però sono sempre dentro di me – ha aggiunto – Si genera uno spazio totalmente libero, mi sento proprio libero di esprimermi in maniera spontanea”. E ha, quindi, ricordato, il numero solidale per la raccolta fondi della Fondazione, a favore dei centri antiviolenza attiva fino all’11 maggio: “Donate al 45580, sosteniamo questa causa perché è importante”.

Foto Prandoni / Brunetti da Ufficio Stampa