Via Condotti a Roma è da tutti conosciuta come la via della moda per i marchi che vi si trovano: Gucci, Bulgari, Fendi, ecco qualche curiosità

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Roma è una città unica dove la bellezza dei posti storici si unisce a quella delle viuzze che la caratterizzano. Via Condotti è una delle strade più conosciute dai turisti che vi arrivano per ammirarne i negozi che vi si trovano. Infatti è anche chiamata Via delle moda: scopriamo insieme tutti i dettagli sull’origine del nome e alcune curiosità sulla storia della zona.

Via Condotti a Roma, perché si chiama così?

Via Condotti è un tratto di strada che unisce Piazza di Spagna a Largo Carlo Goldoni. “Condotti” deriva dal termine “condurre” e tale significato rimanda al fatto che seguendo quel percorso si giunge a Trinità dei Monti.

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Intorno al suo nome vi è anche un’altra ipotesi che rimanda, invece, ai soldati di Agrippa che, arrivati sul luogo assetati, furono guidati da una da una ragazza pura al sistema di vene acquifere del posto, per tale motivo da quel momento si parla di “acqua vergine”. Quindi il nome attuale deriva dalle condutture dell’Aqua Virgo, il sesto degli undici acquedotti romani antichi.

Cosa c’è in Via Condotti a Roma?

Oggi Via Condotti a Roma è una delle zone più gettonate e amate dai visitatori che vi giungono per lasciarsi trasportare non solo dalla bellezza dei negozi che vi sono ma anche dai maestosi palazzi storici che la caratterizzano.

Da tutti conosciuta per essere la Via della Moda della Capitale, da quelle parti troviamo negozi di grandi marche come Dior, Gucci, Bulgari, Armani, Saint Laurent, Prada, Dolce e Gabbana, Swarovski, Buccellati, Fendi, Rolex, Cartier, Tiffany & Co., Louis Vuitton e moltissime altre.

E’ poi la via dello storico Caffè Greco. Non solo, agli inizi degli anni 70 ed 80, presso l’ultimo piano del palazzo del gioielliere Bulgari, ha ospitato la sede della Loggia massonica P2.

Innumerevoli palazzi storici la rendono unica e ineguagliabile come il Magistrale, il Núñez-Torlonia, quello degli Ansellini, di Della Porta Negroni Caffarelli, quelli di famiglie storiche come gli Avogadri, Megalotti e Maruscelli Lepri.

Percorrendola tutta, alla fine troviamo la Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli ed al civico 47 l’ex ospizio dei trinitari castigliani.

FOTO: SHUTTERSTOCK