HANDMAD(e)S Festival, promosso dall’Ass. Cult. NO MORE T – DALVERME Circolo Culturale e realizzato con il contributo della Regione Lazio, del Comune di Roma e del Municipio V, torna dal 22 al 26 Aprile tra le mura della Casa Della Cultura all’interno del parco pubblico di Villa De Sanctis. Dopo la prima edizione invernale ancora cinque giorni di fitta programmazione musicale, cinematografica, di  proposte culturali ed artistiche, dedicate alla cultura D.I.Y. (do it yourself) vissuta e raccontata nelle sue molteplici declinazioni. Il festival  HANDMAD(e)S si propone di approfondire  e divulgare in maniera diretta  le storie ma soprattutto le  forme attuali dell’autoproduzione culturale: lo fa attraverso workshop, incontri, tavole rotonde, concerti, performance, installazioni e proiezioni cinematografiche. L'ingresso a tutte le attività pomeridiane e serali è completamente gratuito.  

La programmazione musicale sarà aperta mercoledì 22 dal musicista australiano OREN AMBARCHI, pioniere delle musica drone e ambient, già membro dei Sunn O))), per l'occasione in duo con MASSIMO PUPILLO, bassista dei nostrani ZU. Direttamente dall'indonesia giovedì 23 arrivano  i SENYAWA, duo che propone un mix di musica tradizionale indonesiana ed avanguardia, solo per Handmad(e)s Festival saliranno sul palco assieme al musicista elettronico libanese RABIH BEAINI, anche conosciuto come MORPHOSIS.

La serata musicale inizierà con un live del chitarrista britannico MIKE COOPER, partito ormai 50 anni orsono da un blues/folk ruvido e primitivo e approdato, attraverso 5 decenni di attività, ad uno stile personalissimo tra musica elettronica, blues, jazz, exotica e avanguardia.

Da Milano venerdì 26 i LUMINANCE RATIO,  quartetto la cui musica è meticolosamente pensata per combinare l'elettronica con strumenti analogici tradizionali: il risultato spazia tra concretismo musicale, suoni analogici, ambientazioni sonore rarefatte e atmosfere iper-minimaliste. Prima di loro CRIS X, sound e visual artist che vive tra Roma e Berlino: le sue produzioni spaziano dall'ambient al drone, dall'elettroacustica al noise, fino alla musica concreta.

Sabato 25 tocca a TEHO TEARDO,  uno dei musicisti più richiesti ed attivi nel cinema italiano contemporaneo, e una delle punte di diamante di quella ricerca sonora che, proprio nel rapporto con le immagini, vuole delineare una nuova relazione tra gli strumenti della tradizione e l'elettronica.

Chiudono il festival gli OSSATURA ovvero Fabrizio Spera (percussioni), Luca Venitucci (Fisarmonica), Elio Martusciello (computer): storico trio dedito alla ricerca su materiali e dispositivi sonori di natura elettroacustica. Prima del loro concerto avrà luogo una sonorizzazione live: il trio di musica impro SQUADRA OMEGA musicherà LOST COAST (USA, 2014), documentario che mette in risalto la parte più selvaggia e l’assoluto predominio del paesaggio non urbano sull’uomo,  una splendida opera del quale hanno composto appositamente la colonna sonora. Dalle ore 17 tutti i giorni avranno luogo incontri e workshop su tematiche riguardanti l'autoproduzione e le scelte musicali ed artistiche legate al diy, spaziando dai fumetti indipendenti fino alla autocostruzione di strumenti musicali. Il 23 aprile  i ragazzi degli Effettidiclaralaboratorio (progettazione e costruzione di effetti per strumenti musicali) terranno un incontro/workshop sull'autocostruzione di effettistica per chitarra e basso. 

Il 24 aprile interverranno, invece, Lucia Biagi, fumettista pisana trapiantata a Torino, la quale presenterà anche il suo ultimo lavoro Punto di fuga edito per la Diabolo ed.e Dr. Pira, uno dei disegnatori più affermati e stimati del fumetto nostrano. Il 25 aprile sarà la volta di un interessante focus a cura di Uroboro, una libreria interamente dedicata al tatuaggio nel cuore del quartiere romano del Pigneto, si parlerà della relazione tra i tatuaggi e la loro simbologia e la scena diy musicale. Infine il 26 aprile sarà organizzata una tavola rotonda sul movimento punk/oi/skinhead/hardcore romano con il regista Giulio Squillacciotti e il montatore Alessandro Giordani di RMHC – Hardcore a Roma 1989-1999, i quali presenteranno anche il dvd del documentario, e Roberto Gagliardi di Hellnation Store, lo storico negozio, nonché label, romano di musica e cultura punk/hc di Roma.  

A seguire i workshop e prima dei live avrà luogo una quotidiana rassegna cinematografica in cui si proporranno film e documentari indipendenti che buttano luce su storie e "avventure" del panorama indipendente e D.I.Y. legato a musica e arte: UNTIL THE LIGHT TAKES US (sguardo su storie e leggende legate alla famigerata scena Black Metal norvegese), A BAND CALLED DEATH  (Storia di tre fratelli afro-americani nati nella Detroit degli anni '50 e della loro band),  PUNK ATTITUDE (documentario del 2005 che esplora la rivoluzione punk dagli albori fino al giorno d'oggi), ARVO PART – 24 Preludes For a Fugue (ritratto del musicista e compositore contemporaneo Arvo Part). Saranno inoltre esposte opere grafiche di vari artisti italiani, tra cui la mostra Apnea di Re delle Aringhe, stampe di illustrazioni dei fumettisti Dr. Pira e Lucia Biagi, e una selezione di foto di Adriano Zanni, fotografo, field recordist e sound designer di Ravenna, dal suo lavoro “Red Desert chronicles ( Postcards from Ravenna )”   edito per Boring Machines.