Una chiesa di Roma custodisce un oscuro segreto: è depositaria dei cuori di ben 22 papi. Ma come mai nasconde questo mistero?
Ma lo sapevate che a Roma, a pochi passi dalla celebre Fontana di Trevi si nasconde un luogo che non tutti i turisti conoscono, e che custodisce un segreto inquietante: tra le sue mura sono conservati i cuori di ventidue papi.
Si tratta ovviamente di una chiesa che si fa depositaria di una tradizione antica, sospesa tra fede e mistero, che ancora oggi la rende uno degli angoli più enigmatici (e anche un po’ inquietanti) del centro di Roma.
Ma perché mai custodisce i cuori dei papi di un tempo?
La chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Roma: il mistero dei 22 cuori dei papi
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Di fronte alla Fontana di Trevi sorge la chiesa barocca dei Santi Vincenzo e Anastasio, costruita nel XVII secolo. Oltre alla facciata monumentale, nasconde un dettaglio che riesce a lasciare tutti senza parole: nelle sue urne di marmo sono conservati i cuori di ventidue pontefici, da Sisto V (1583) a Leone XIII (1903).
Si tratta di una pratica chiamata praecordia, che consisteva nel separare gli organi dal corpo per rallentare la decomposizione in attesa del funerale. L’elenco dei papi custoditi è inciso accanto all’altare.
Ma non è tutto. Entrando nella chiesa, oltre alle urne papali, spicca la presenza di numerosi ex voto raffiguranti il Sacro Cuore: piccoli ornamenti metallici lasciati dai fedeli in segno di gratitudine per le grazie ricevute. È un luogo dove il confine tra spiritualità e inquietudine si fa sottile.
La chiesa è stata per un periodo custodita dagli ortodossi bulgari, per poi tornare nel 2017 sotto la gestione della Diocesi di Roma, ma i cuori papali sono sempre rimasti lì, come custodi di un segreto silenzioso.
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