Nella giornata mondiale dell’ambiente si presenta il progetto AND all’Orto Botanico di Roma, con la partecipazione di tutto il territorio e le nuove generazioni.

Nella giornata mondiale dell’ambiente si presenta il progetto AND all’Orto Botanico di Roma, con la partecipazione di tutto il territorio e le nuove generazioni.

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La presentazione del progetto AND

Il 5 giugno 2023, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, Silver Fir Capital e GWM Group hanno presentato, all’orto Botanico di Roma, il progetto AND, acronimo di Arte, Natura e Didattica.

Il progetto nasce con una chiara missione di divulgazione scientifica, alimentata da un continuo scambio generazionale. Si è costituito un dialogo tra il territorio e le nuove generazioni per generare un terreno comune fatto di idee, sostenibilità e valori transgenerazionali, fondamentali per la costruzione del domani.

AND fa parte di eUrban, il progetto di evoluzione urbana che nasce dall’incontro di Silver Fir Capital e GWM Group con Ria Lussi, artista al centro del progetto.

Ria Lussi, il progetto evolutivo

In occasione della presentazione del progetto AND è intervenuta Ria Lussi, artista curatrice del progetto, che ha parlato di sostenibilità e inclusione.

Il progetto prevede la riqualificazione di numerose aree urbane, a partire dall’EUR. Il chiaro intento è, quindi, quello di operare sulle aree pedonali, sempre meno frequenti nella nostra città. Si comincia ben due anni fa, quando i primi progetti hanno preso forma nel quartiere. Già da prima del lockdown, l’artista Ria Lussi ha cominciato a pensare al progetto, con un’idea ben chiara: far diventare Roma la capitale mondiale degli alberi.

“eUrban è un progetto artistico assolutamente utopistico e le grandi utopie credo che debbano essere riportate al centro di una progettualità umana, perché se non pensiamo concretamente di potere migliorare per un cambiamento in cui non ci saranno più differenze tra i troppo ricchi e troppo poveri, tra una cultura tecnologica che depaupera il pianeta rendendolo praticamente desertificate, credo che la parte migliore dell’umanità rischi di perdere la sua possibilità di visione e di futuro.”