Quartiere Testaccio di Roma è molto conosciuto dai turisti che non sanno, tuttavia, perché si chiama così: storia e curiosità

loading

Roma è una città ricca di storia, cultura e tradizione dove secolo dopo secolo ha accolto etnie, popolazioni e mode diverse. Non è un caso che si chiami città eterna. Tanti i quartieri più o meno sconosciuti, tra questi il Quartiere Testaccio: sapete perché si chiama così? Scopriamo i dettagli al riguardo.

Quartiere Testaccio, la storia

Il quartiere Testaccio è il XX rione di Roma e la sua origine rimanda al porto dell’Emporio in funzione fin dall’epoca romana, punto in cui venivano raccolte le merci e le materie prime come marmi, grano, vino. Nel corso dei secoli i cocci delle anfore, che contenevano i prodotti durante il trasporto, si accumularono fino a formare una montagnola. I marmi, hanno dato nome alla via Marmorata che funge da collegamento tra il porto di Ripa con la Porta San Paolo.

LEGGI ANCHE: — Sai cosa ci fa una testa di cervo in cima alla Basilica? Il dettaglio notato da pochi >>

Il Monte Testaccio ha un perimetro di 700 metri circa, un’altezza massima di 45 metri ed una superficie di circa 22.000 metri quadrati, con circa 25 milioni di cocci di anfore che lo costituiscono.

Quartiere Testaccio: perché si chiama così?

Il nome antico del quartiere, dunque, risale al monte Testaccio o Monte dei cocci. Nell’età moderna, invece, si è scelta l’anfora come simbolo del rione. Le anfore vuote sono state rotte in cocci che sono stati disposti in modo ordinario per dare stabilità alla piramide a gradoni e sono stati cosparsi di calce così da evitare gli odori derivanti dalla decomposizione dei resti organici.

Nei secoli XIII e XIV, invece, aveva luogo un palio da cui deriva l’altra denominazione di Mons de Palio.

Quartiere Testaccio cosa fare e cosa vedere

Il Quartiere Testaccio rappresenta la Capitale in quanto la zona è conosciuta in tutto il mondo dai turisti che la raggiungono e la visitano durante il soggiorno a Roma.

C’è tanto da fare e da vedere, in particolare da non perdere la Piramide Cestia, Porta San Paolo, Cimitero Acattolico, Cimitero di Guerra di Roma, Monte dei Cocci e la via della Movida, Mercato Testaccio, Città dell’altra Economia e del Mattatoio, Chiesa Santa Maria Liberatrice e tanto altro ancora.

FOTO: SHUTTERSTOCK