Arriva a Roma, in via del corso 320, una mostra-evento che riesce a farci viaggiare tra i mondi immaginari di ben 32 artisti.

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Arriva a Roma, in via del corso 320, una mostra-evento che riesce a farci viaggiare tra i mondi immaginari di ben 32 artisti.

È Palazzo Cipolla lo spazio espositivo che, tra le numerose mostre esposte dal 1999, ha deciso oggi di trasformarsi in Ipotesi Metaverso

Una riflessione sul metaverso

La mostra, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, si pone l’obiettivo di coinvolgere il “fisico” e il “digitale” senza che l’uno sovrasti l’altra: un dialogo continuo tra passato e futuro. 

Il Presidente della Fondazione, Emmanuele Emanuele e i curatori della mostra Serena Tabacchi e Gabriele Simongini ci portano infatti a riflettere proprio sull’evoluzione dell’arte nell’era del digitale

Palazzo Cipolla Ipotesi Metaverso
Palazzo Cipolla Ipotesi Metaverso

La velocità con la quale l’intelligenza artificiale sta prendendo parte alle nostre vite e al tempo stesso l’incertezza che viviamo rispetto a come si evolverà l’arte vengono nella mostra esplorate a partire dalla storia dell’arte stessa. 

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Non a caso, sono molti i capolavori, a partire dal Barocco in poi, in esposizione per Ipotesi Metaverso che sembrano trovare una propria posizione in questi nuovi mondi e a stabilire un dialogo con il visitatore.

Le opere esposte nella mostra

La mostra Ipotesi Metaverso vede insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klin-gemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas.

Ipotesi Metaverso, Palazzo Cipolla

Tra le visionarie “Carceri d’Invenzione” di Giambattista Piranesi, il capolavoro barocco di Carlo Maratti e le opere ispiratrici del Metaverso del celebre Maurits Cornelis Escher, troviamo De Chirico come esempio di “pittore metafisico”, che, come scrisse Lorenzo Canova, è riuscito a scardinare l’impianto pittorico tradizionale nei suoi nessi spaziali, metaforici e compositivi, utilizzando un sistema multiplo di aperture prospettiche, di piani sfalsati, di ombre e di luci. De Chirico è uno straordinario creatore di mondi, un ideale pioniere delle realtà virtuali.

Palazzo Cipolla Ipotesi Metaverso
Palazzo Cipolla Ipotesi Metaverso

Il gioco con il quale questa mostra ci porta a esplorare i mondi del digitale è unico nel suo genere: dagli spazi virtuali in VR (realtà virtuale) e in AR (realtà aumentata), dall’altalena immersiva al film d’animazione 3D di Grégoire Dupond e Teho Teardo.

Entrare in questa mostra, oggi, significa quindi credere nella coesistenza tra ogni tipo di arte.