Avete mai sentito parlare di Falvaterra? Si tratta di un borgo che si affaccia sulla Ciociaria dalla vista mozzafiato: cosa vedere

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Falvaterra è un borgo della Ciociaria situato in provincia di Frosinone. Si tratta di una terra storica che racchiude in sé storia, tradizione e cultura che rendono il paese ancora più rinomato a livello nazionale e internazionale. Chiunque abbia visitato il posto almeno una volta avrà potuto ammirare la vista mozzafiato.

Falvaterra, il borgo dalla vista mozzafiato

Falvaterra è un borgo molto rinomato in provincia di Frosinone per la sua bellezza paesaggistica e la storia che lo caratterizza.

Il paese sorge su uno sperone roccioso che domina la sottostante vallata dove confluiscono due importanti corsi d’acqua, il fiume Liri e il Sacco. Sul territorio sono stati fatti alcuni studi e secondo quanto è emerso potrebbe derivare dall’antico insediamento romano di Fabrateria.

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Dopo la caduta dell’Impero romano e le continue invasioni, gli antichi abitanti del luogo decisero di lasciare le vecchie abitazioni per insediarsi sul vicino terreno dei Monti Austoni affinché potessero difendersi meglio contro ulteriori attacchi.

Da qui il nome di Falvaterra. Il borgo così com’è risale al periodo medievale quando al potere si susseguirono diverse nobili famiglie come i Pagani, i Caetani, i Borgia e i Colonna. Questa famiglia dominò il paese fino al 1870 quando l’intera zona venne annessa al Regno delle due Sicilie. A seguire entrò a far parte del Regno d’Italia.

Cosa vedere

Falvaterra è ricca di luoghi storici, artistici e culturali. Da vedere assolutamente la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, costruita secondo lo stile neoclassico.

Poi ancora il Santuario di San Sosio e il relativo convento, costruiti nel Settecento. A seguire il Palazzetto Amati, situato in piazza S. Maria Maggiore e il Castello, una torre rivolta verso piazza S. Maria Maggiore.

Da non perdere poi il Monumento regionale naturale delle grotte di Falvaterra e Rio Obaco, un sistema di grotte carsiche nel sottosuolo lungo più di 5 km che percorre la collina di Monte Lamia.

FOTO: SHUTTERSTOCK