Chi va a Roma perde la poltrona è un modo di dire molto conosciuto nella Capitale ma usato anche fuori dall’Italia: origine e significato

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Roma è una città ricca di tradizioni e modi di dire conosciuti in tutta Italia e a volte anche in altri posti fuori dal nostro paese. “Chi va a Roma perde la poltrona” è un’espressione tipica del dialetto romano che, però, viene usata in altri termini anche lontano dalla Capitale. Sapete qual è la sua origine e perché si dice così? Scopriamolo.

Cosa significa “Chi va a Roma perde la poltrona”?

Il proverbio “Chi va a Roma perde la poltrona” viene usato per dire che ci si siede in un posto precedentemente occupato da un’altra persona, quando quest’ultima si ripresenta.

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La poltrona non deve essere necessariamente una poltrona nel senso letterale del termine ma un qualsiasi posto da occupare. Quindi, chi utilizza questo detto verso una persona che era seduta prima in quel posto vuole riferirle esplicitamente che lo ha perso e quello adesso è occupato da un altro.

Qual è l’origine di “Chi va a Roma perde la poltrona”?

Le origini di questo proverbio risalgono al Medioevo. Durante il pellegrinaggio verso Roma o la Terra Santa, quando il fedele faceva ritorno a casa non sempre ritrovava il suo posto di lavoro perso. Infatti, quando era assente la poltrona veniva affidata a qualcun altro in quanto i tempi di viaggio, all’epoca erano molto lunghi.

Il proverbio fuori dall’Italia

Il proverbio romano non è conosciuto solo in Italia ma anche in altre città europee. Tuttavia, nei paesi diversi dal nostro viene utilizzata un’altra espressione con lo stesso significato.

Entrando nel dettaglio, in Francia si dice “Chi va a caccia, perde il suo posto” che letteralmente si dice “Qui va à la chasse, perd sa place“. Poi ancora in Spagna “Chi va a Siviglia, perde la sua sedia” letteralmente si dice “Quien va a Sevilla, pierde su silla”. In Inghilterra sono soliti dire “finders keepers, loser weepers” che significa “Chi trova tiene, chi perde piange”. Infine, in Germania si dice “weggegangen, platz gefangen” che significa “Partito, posto preso”.

Tanti i modi di dire e i proverbi italiani utilizzati in altre sfaccettature fuori dal nostro Paese. Non caso, ormai ogni persona può essere cittadino del mondo.

FOTO: SHUTTERSTOCK