La struttura che accoglie i pazienti ematologici dell’Umberto I non residenti a Roma completamente ristrutturata grazie a due lasciti testamentari

Affrontare un lungo periodo di cure in una città o persino in un Paese che non è quello di residenza può essere difficile e costoso. Per supportare i pazienti dell’Unità di Ematologia dell’Umberto I che risiedono fuori Roma, dal 1993 è operativa la Casa AIL Residenza Vanessa di via Forlì, fortemente voluta dal Prof. Franco Mandelli e resa possibile grazie allo stabile donato dalla Banca di Roma e ai fondi raccolti con la prima edizione della Partita del Cuore della Nazionale Italiana Cantanti. Da allora oltre cinquemila persone sono state accolte dalla Residenza, che oggi celebra i suoi trent’anni con una nuova inaugurazione, svelando gli spazi rinnovati dagli importanti lavori di restauro strutturali e i nuovi arredi finanziati dai lasciti testamentari di due donne coraggiose, Roberta La Rocca e Silvana Bedini che hanno deciso, con grande generosità, di lasciare un segno tangibile della loro esistenza a chi affronta un tumore del sangue.

Presenti oggi a via Forlì per il ‘nuovo’ taglio del nastro della Residenza Vanessa Maria Luisa Viganò, presidente AIL Roma, Anna Verdecchia, vice presidente AIL Roma, Marco Vignetti, vice presidente nazionale AIL, Alberto Deales , Direttore Sanitario del Pçoliclinico Umberto I, Maurizio Martelli, direttore UOC Ematologia del Policlinico Umberto I e Luca Barbarossa, volto di AIL Roma vicino all’associazione proprio da quella partita del Cuore che ha contribuito ad aprire la residenza trent’anni fa.

La residenza – dedicata a Vanessa Verdecchia, giovane paziente ematologica parte della grande famiglia di AIL Roma, scomparsa nel 1992 – si trova a pochi metri dall’ UOC di Ematologia dell’Umberto I ed è un luogo confortevole e protetto, dove il malato e il familiare che l’accompagna vengono accolti gratuitamente per continuare le cure dopo un periodo di ricovero. I costi di mantenimento, miglioramento e gestione della residenza sono interamente sostenuti da AIL Roma così come l’alloggio e tutti i servizi per gli ospiti. Importantissimo nella vita della casa il lavoro dei volontari di AIL Roma, e della referente della Residenza Rosalba Spalice, prezioso punto di riferimento per gli ospiti della casa.

L’edificio di tre piani, oggi completamente rinnovato grazie ai lasciti testamentari per un importo totale di 300mila euro, è composto da quindici stanze doppie con bagno, ciascuna con il nome di un fiore. Gli spazi comuni – grande cucina, sala soggiorno-pranzo, spazio lavanderia, terrazzo e giardino – permettono una vita di relazione tanto più necessaria quanto più lunga e complessa è l’esperienza da condividere.

“Parlare di lasciti testamentari, anche se solidali, non è semplice. È un tema delicato da affrontare ancor di più per una Associazione che si occupa di malati che lottano faticosamente per la vita” – afferma Maria Luisa Viganò, Presidente di AIL Roma – “Eppure è anche grazie a coloro che hanno scelto AIL per un lascito solidale, che possiamo aiutare: sono fondi preziosi che finanziano la ricerca scientifica, i servizi di assistenza a favore dei pazienti, che ci danno la possibilità di sostenere l’Ematologia, i reparti, il personale sanitario. La Residenza Vanessa è stata interamente ristrutturata proprio grazie a fondi provenienti dai lasciti, da chi ha scelto di donare continuità. Grazie a Silvana, che dopo aver speso la sua vita al fianco del prof. Mandelli, nel vivo ricordo di Vanessa e nell’affetto dei suoi genitori, ha voluto continuare la sua missione con una generosa polizza dedicata alla nostra Associazione; grazie a Roberta, una donna sola, senza famiglia ma con amici straordinari che durante i lunghi ricoveri dovuti alla sua malattia ha conosciuto molte persone, malate come lei, che vivendo fuori città erano costrette a lunghi e costosi soggiorni per ricevere le cure a Roma. Grazie a queste due donne coraggiose e generose i pazienti ospitati nella Residenza Vanessa e quelli che arriveranno, possono vivere in una vera Casa dedicata a loro”.

Attualmente la Residenza Vanessa accoglie anche pazienti ematologici che provengono dai territori di guerra in Ucraina e che hanno affrontato un lungo viaggio per potersi curare. Tra loro c’è Arsen, 20 anni, arrivato da Leopoli lo scorso ottobre grazie all’intervento della Direzione Sanitaria del Policlinico Umberto I e di AIL Roma che ne hanno facilitato l’espatrio e l’accoglienza a Roma. Arsen ha partecipato all’incontro odierno con l’ematologo del Policlinico Umberto I Luca Laurenti, che l’ha aiutato ad arrivare in Italia.

Particolarmente emozionato Luca Barbarossa, da molti anni vicino ad AIL Roma. “Sono molto legato al ricordo della prima Partita del Cuore. Con Gianni Morandi, Fabrizio Frizzi e tanti amici abbiamo dato vita a una specie di miracolo, raccogliendo una cifra molto importante per la prima ristrutturazione di questa Casa così importante e così tanto abitata negli anni – racconta – È bello essere ancora a fianco di AIL Roma dopo tanto tempo e partecipare a questo e ad altri progetti dedicati a supportare chi affronta una malattia così difficile. Progetti che vengono resi possibili grazie alla generosità di tante persone”.

I LASCITI SOLIDALI, UN GESTO D’AMORE E DI CORAGGIO

AIL, in tutta Italia riceve lasciti che vengono utilizzati per finanziare progetti di ricerca e di assistenza a favore dei pazienti ematologici. Anche Roberta La Rocca aveva deciso di lasciare i suoi beni ad AIL e l’Associazione nazionale li ha destinati alla sezione di Roma per rinnovare la Residenza Vanessa che necessitava di urgenti lavori di ristrutturazione.

Oltre agli importanti lavori di Casa Vanessa resi possibili dai lasciti di Roberta La Rocca e Silvana Bedini, con quest’ultimo è stato anche realizzato “il Giardino di Silvana” presso il Policlinico Umberto I che ha visto la riqualificazione di uno spazio che versava in condizioni di abbandono. Oggi il giardino accoglie i pazienti e le famiglie che attendono il loro turno nell’Ematologia con panchine, coperture adeguate, piante e fiori. Quella stessa Ematologia in cui Silvana Bedini è entrata per tanti anni insieme al prof. Mandelli. Nella storia di AIL Roma i lasciti solidali hanno sostenuto le Cure Domiciliari, i dottorati di Ricerca, il personale dei laboratori, l’Ambulatorio di psico oncologia ematologica. Un testamento solidale permette di lasciare traccia di sé e di offrire ai malati uno sguardo più sereno sul proprio futuro.

Per avere informazioni su come effettuare un lascito ad AIL Roma si può chiamare il numero 06 441639621, inviare una mail amministrazione@romail.it o recarsi presso la sede in Via Rovigo 1

www.ailroma.it