Calcata, il piccolo borgo medievale in provincia di Viterbo, è uno dei posti che bisogna visitare assolutamente. A pensarlo sono anche gli americani

Salvato dalla creatività e dall’arte. A pochi chilometri da Roma si erge un piccolo borgo immerso nella natura dove tutto racconta la storia che lo ha attraversato. Parliamo di Calcata, minuscolo centro in provincia di Viterbo, rinato grazie ai nuovi abitanti, per lo più stranieri, che negli anni si sono stabiliti qui, colpiti dal fascino e dalla quiete di questo paesino. Un luogo ideale per una gita fuori porta nel weekend, per trascorrere un po’ di tempo lontano dai rumori e dallo stress cittadino.

Calcata, il borgo dei gatti e degli artisti

Chi ha avuto la fortuna di visitare Calcata ne è rimasto affascinato, tanto da ritornarci più volte. Non è raro, chiacchierando con chi vi abita, scoprire che molti avventori capitati in questo paesello sospeso tra passato e presente, abbiano deciso di trasferirvisi per cambiare vita.

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Non solo: c’è stato un periodo molto vivace nella piccola cittadina, in cui c’era un via vai di artisti di ogni genere che hanno deciso di scegliere il borgo di Calcata come luogo di spirazione e lavoro.

Tanti gli stranieri, soprattutto americani, che hanno messo radici in questo labirinto di stradine, dove i gatti passeggiano indisturbati, adottati dalla comunità.

Un centro, questo nel viterbese, che ha fatto innamorare gli amici degli Stati Uniti, tanto che la stessa CNN, incuriosita, lo ha visitato inserendolo tra i 20 piccoli borghi più belli d’Italia.

Le meraviglie di Calcata

Ma cosa ha di speciale questo paesino tanto da conquistare tutti? Intanto va detto che esistono due centri, Calcata Vecchia e Calcata Nuova.

L’antico borgo, agli inizi del secolo scorso, si spopolò gradualmente a causa di un regio decreto che impose di abbandonare le case. Un provvedimento dettato dalla tragedia del terremoto di Messina, per tutelare i centri abitati a rischio.

Poco distante, si iniziò a costruire il nuovo paese ma le vecchie abitazioni nessuno si sentiva di abbatterle. Così quelle case vennero salvate, comprate da forestieri che iniziarono a trasferirvisi.

Spuntarono laboratori d’arte, botteghe d’artigianato, sale da thè, localini ricercati e anche un incantevole laghetto artificiale. Ma l’evoluzione e la rinascita di Calcata non intaccarono l’atmosfera di quiete e serenità che lì si era sempre respirato.

Oggi il borgo, vecchio villaggio agricolo, è diventato un centro artistico moto vivace, grazie all’inarrestabile contaminazione culturale, piuttosto dinamica ancora oggi.

Camminare tra i vicoli della città antica, respirare l’aria pulita della valle, ammirare il castello medievale e chiacchierare con gli abitanti – nuovi e nativi – di questo piccolo borgo è un’esperienza impagabile. Fuori dal mondo, davvero.

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