Cane al ristorante: sì, no, cosa dice la legge? Quali sono i nostri diritti e doveri rispetto alla presenza di Fido nei locali?

Il dilemma di portare o meno il nostro cane al ristorante è un interrogativo che coinvolge molti amanti degli animali. Ma cosa dice realmente la legge in merito? E quali sono le regole che circondano questa pratica? Scopriamo insieme cosa c’è da sapere e come navigare attraverso il mondo culinario con i nostri amici a quattro zampe.

Cane al ristorante: cosa dice la legge?

Per comprendere appieno la situazione, è fondamentale analizzare la legislazione vigente e le linee guida del Ministero della Salute. La distinzione tra luoghi pubblici e privati gioca un ruolo cruciale in questo contesto. I luoghi “pubblici”, di proprietà del demanio dello Stato, sono accessibili al pubblico, mentre quelli “aperti al pubblico” sono di proprietà privata ma aperti secondo le regole stabilite dal proprietario.

Secondo il Regolamento di Polizia Veterinaria, i cani possono essere portati in luoghi aperti al pubblico, come vie e piazze, a patto che siano tenuti al guinzaglio o indossino la museruola. La situazione diventa più complessa quando si tratta di mezzi di trasporto pubblici o locali pubblici, dove è richiesto sia il guinzaglio che la museruola.

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E per quanto riguarda i ristoranti? Recenti validazioni da parte del Ministero della Salute al Manuale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) indicano che i cani possono accedere alle zone aperte al pubblico di bar e ristoranti, a condizione che siano adeguatamente guinzagliati e muniti di museruola. Tuttavia, il divieto persiste per le aree in cui si manipolano alimenti, come le cucine.

Cane al ristorante, negozio e altri locali: il potere del gestore

Ulteriori precisazioni ministeriali (note n. 11359/2017 e n. 23712/2017) hanno stabilito che gli esercizi di vendita al dettaglio di alimenti possono predisporre locali o spazi dedicati agli animali. Laddove siano in vigore regolamenti locali che consentano l’accesso degli animali in tali spazi, è fondamentale garantire che non entrino in contatto con gli alimenti.

È importante sottolineare che il proprietario o gestore di un luogo aperto al pubblico può scegliere di vietare l’accesso agli animali, un’opzione legittima. Tuttavia, in alcune situazioni, i Comuni possono richiedere ai gestori di ottenere un’autorizzazione per vietare l’ingresso agli animali, con l’obbligo di esporre cartelli ben visibili all’ingresso.

Per evitare complicazioni, la soluzione ideale potrebbe essere optare per locali dichiaratamente “pet-friendly”. Questi luoghi accolgono a braccia aperte i nostri amici a quattro zampe, offrendo un’esperienza culinaria armoniosa per tutti gli amanti degli animali.

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