Nel weekend del 16-17 marzo la LAV scende nelle maggiori piazze italiane per dire basta all’impiego degli animali nei circhi e lancia l’appello a firmare la petizione

La Lega Anti-Vivisezione (LAV) lancia un appello urgente contro lo sfruttamento degli animali nei circhi italiani, denunciando le condizioni degradanti a cui sono sottoposti circa 2.000 animali, costretti a esibirsi in spettacoli umilianti, subendo addestramenti basati su violenza fisica e psicologica, e relegati in spazi angusti e ambienti inadeguati, sotto stress costante dovuto ai frequenti spostamenti.

Animali impiegati nei circhi: c’è ancora molto da fare in Italia

LAV sottolinea l’importanza di agire tempestivamente per porre fine a questa forma di abuso animale, evidenziando che la Legge-delega sullo spettacolo, approvata in Italia, ha fissato il principio del “superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti“, con l’obiettivo di attuare tale disposizione entro il prossimo mese di agosto attraverso un Decreto Legislativo del Governo. Qualsiasi ritardo nell’attuazione di questa legge costituirebbe un grave danno per il benessere degli animali e per il progresso culturale del paese.

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Per promuovere questa causa, LAV invita i cittadini a sostenere la campagna contro lo sfruttamento degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti, utilizzando l’hashtag #BastAnimaliNeiCirchi. Come è successo già il 9 e 10 marzo, anche nel weekend del 16 e 17 marzo, nell’ambito delle Giornate Nazionali LAV, saranno allestiti tavoli informativi in varie piazze italiane, dove sarà possibile firmare una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e al Parlamento, affinché si proceda rapidamente con l’attuazione della Legge-delega sullo spettacolo n.106 del 2022.

Eleonora Panella, responsabile dell’area animali esotici LAV, richiama l’attenzione sul sondaggio DOXA BVA del settembre 2023, secondo il quale il 76% dei cittadini italiani si è dichiarato contrario all’utilizzo di animali nei circhi. Questi dati, sostiene Panella, dimostrano chiaramente che la maggioranza degli italiani condivide l’opinione che gli spettacoli di intrattenimento pubblico con animali siano inaccettabili, causando solo sofferenza agli animali senza apportare alcun beneficio educativo.