Gli italiani amano ascoltare racconti di cronaca e di attualità, ma la prima posizione è inedita e molto interessante

I podcast sono entrati a far parte in pianta stabile della dieta mediatica degli italiani: lo testimonia una recente ricerca realizzata da OBE in collaborazione con DVA Doxa, che stima in circa 14 milioni gli ascoltatori di pocast in Italia, ma è evidente anche dal crescente interesse che l’editoria e i mass media stanno riversando sul mezzo.

Spotify, la piattaforma streaming più conosciuta al momento, ospita una ricchissima library di podcast gratuita e molti dei fenomeni del momento sono ascoltabili proprio da lì: è interessante quindi vedere la classifica dei più seguiti, che non manca di riservare sorprese.

Al primo posto nella classifica di Spotify troviamo la serie “A wild mind”, curata da Andrea Bariselli, psicologo e neuroscienziato, che parla appunto di neuroscienze, di natura e del legame che unisce le due cose. Un viaggio interessantissimo alle origini dei comportamenti umani e nei sistemi che ancora oggi l’ambiente che ci circonda ci offre per vivere meglio, assecondando il nostro essere “umani” e non macchine performanti come ci vorrebbe la società moderna.

Un primo posto che forse stupisce, ma che ribadisce come a valere siano i contenuti, quando spogliati da ogni altra forma di “distrazione”.

Evidente il grande interesse degli italiani che ascoltano i podcast da Spotify per la cronaca nera: Indagini, scritto e raccontato da Stefano Nazzi, è un appuntamento imperdibile per il quale gli ascoltatori iniziano ad entrare in fibrillazione da giorni prima dell’uscita (che avviene il primo del mese). E’ un podcast de Il Post, che per molto tempo è stato al primo posto nella classifica degli ascolti: a parlare è un giornalista di cronaca giudiziaria, che racconta non solo cosa è accaduto nei fatti di cronaca più violenti ed efferati della storia italiana, ma anche tutto ciò che accade durante le indagini e i processi. Stefano Nazzi ha un fine specifico: capire come le indagini hanno influenzato i media e come i media e la società hanno influenzato le indagini. Un tema di grande attualità che interessa molto anche gli addetti ai lavori

In terza posizione troviamo Elisa TrueCrime, il podcast della giovane youtuber Elisa Di Marco: la ragazza iniziato proprio dalla piattaforma video, nel 2020, a raccontare i casi di cronaca più sconvolgenti del mondo e la sua narrazione è diventata un podcast con numeri da capogiro e ben tre stagioni all’attivo.

Medaglia di legno per Non Aprite Quella Podcast, dove la cronaca incrocia l’ironia e la vena polemica. Il rapper da J-Ax, insieme al collega Pedar e al giornalista e autore Matteo Lenardon esaminano i casi di cronaca più assurdi dell’Italia e del mondo, con una particolarità: non sono d’accordo praticamente su niente.

Luca Casadei e il suo One More Time sono quinti: è il primo format di interviste che troviamo in classifica e d ha un grande traino social, soprattutto su TikTok, dove le clip delle interviste di Casadei diventano spesso virali. A sottoporsi alle domande molti grandi protagonisti dello spettacolo italiano, che non si risparmiano e tirano fuori verità anche molto scomode.

Di seguito troviamo Emilio Mola e il suo Daily Five, in settima posizione si parla di linguaggio e derivazioni con Parole Amare, con Vera Gheno, mentre in ottava è l’attualità internazionale a conquistarsi un posto nella top ten con il podcast di Internazionale, Mondo.

In nona posizione troviamo Muschio Selvaggio, di Fedez, mentre chiude la top ten Cinema Eros del Corriere della Sera, il racconto di un caso di cronaca degli anni ’80 narrato dalla giornalista e autrice Alessandra Coppola.