Biden e i leader della filiera dei live si sono impegnati a eliminare i junk fees così da garantire un acquisto più onesto dei biglietti.

La questione dei prezzi nel settore privato del ticketing è arrivata alla Casa Bianca, dove il Presidente Joe Biden ha citato colossi come Live Nation e Ticketmaster. Sotto accusa la pratica ormai diffusissima di nascondere i cosiddetti junk fees, almeno fino al momento del pagamento finale online. Stando a quanto detto da Biden durante una tavola rotonda, sia Live Nation che Ticketmaster si sono impegnati a offrire ai consumatori la possibilità di vedere il prezzo intero dei biglietti sin dall’inizio della transazione.

La questione è del resto molto discussa, con polemiche sempre più numerose sui prezzi dei biglietti. La soluzione per Biden è il cosiddetto all-in pricing: «È quando le aziende rivelano completamente tutte le loro commissioni in anticipo, quando si inizia con l’acquisto. – ha commentato il Presidente USA – Nessuno resta sorpreso nel momento del check out». In compagnia del Presidente degli Stati Uniti, anche i massimi rappresentanti di Live Nation, SeatGeek, xBk, Airbnb, Pablo Center at the Confluence, TickPick, DICE e la Newport Festivals Foundation.

Joe Biden e i junk fees: l’esempio di DICE

Alcune di queste realtà già offrivano di fatto il prezzo totale ed esatto del biglietto. È il caso di DICE che segue questa politica dal 2014, anno della sua fondazione. Ma vale anche per la Newport Festivals Foundation, attiva dal 2017. Per quanto riguarda Live Nation le nuove disposizioni partiranno a settembre, in automatico. «Questi sono solo gli ultimi leader del settore privato – ha concluso Biden – ad aver risposto alla mia chiamata. Chiedo anche ai loro competitor di seguirli e adottare le stesse misure sui prezzi».

«L’impegno del Presidente nell’eliminare i junk fees è un enorme passo in avanti – ha dichiarato un portavoce di DICE – verso un’esperienza live più godibile ed equa. DICE ha sempre agito in questo modo, spingendo i fan a uscire più spesso e assicurando a tutti l’accesso ai live degli artisti che amano. È bellissimo per i fan, per gli artisti e per le venue dei concerti».

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