L’Italia è ricca di luoghi magici e stupendi in cui passare un San Valentino romantico. Se siete indecisi ecco 6 borghi da non perdere

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In cerca di idee per un San Valentino romantico? Una gita fuori porta o qualche giorno di relax tra borghi e leggende potrebbe essere il regalo perfetto. L’Italia è ricca di borghi affascinanti e luoghi magici in cui trascorrere qualche giorno o anche solo un weekend all’insegna dell’amore e della bellezza. Certo la scelta è così ampia: da nord al sud c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Una bussola per orientarsi può essere quella suggerita da Campeggi.com (portare leader per quanto riguarda campeggi e villaggi vacanze in Italia): scegliere la meta in base non solo alla bellezza dei panorami, ma anche per leggende e storie di buon auspicio per gli innamorati.

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San Valentino romantico: 6 borghi magici

Vieste

Come ad esempio Vieste (Puglia) dove la romantica storia di Cristalda e Pizzomunno cantata anche da Max Gazzè in un Sanremo di qualche anno fa, vi travolgerà. La leggenda narra che il pescatore Pizzomunno era solito andare a pescare dopo il calare del sole. Era così bello che durante la notte, le sirene con il loro canto cercavano di ammaliarlo offrendogli l’immortalità. Ma il cuore di Pizzomunno era già occupato: era perdutamente innamorato di Cristalla. A lei aveva giurato eterna fedeltà. Le sirene gelose di questo amore, incatenarono la giovane sul fondo del mare. Il dolore di Pizzomunno fu tale che il giovane si pietrificò, trasformandosi nel faraglione che ancora oggi si erge nel mare di Vieste. Ma l’amore tra Cristalda e Pizzomunno resiste ai secoli: si dice che ogni cento anni, il 15 di agosto, i due innamorati tornano ad incontrarsi. Lei riemerge dalle profondità marine, mentre lui torna a riacquistare sembianze umane, e per una sola notte il loro amore risplende potente.

Valeggio sul Mincio

Spostandoci in Veneto, vicino a Verona città degli innamorati per eccellenza, c’è Valeggio sul Mincio. Un borgo medievale che lega la sua storia alla leggenda del Nodo d’Amore. Protagonisti di questa storia risalente al 300 d.C. sono il capitano Malco delle truppe di Gian Galeazzo Visconti, primo Duca di Milano e la bellissima Silvia. Si racconta che una notte il capitano venne svegliato dalla ninfe del fiume, che una maledizione obbligava ad apparire come streghe. Ma quella notte, Malco le seguì finché una di loro non perse il mantello, rivelando di essere una creatura bellissima, Silvia appunto. Tra i due nacque un amore travolgente che suscitò la gelosia della cugina del Duca, Isabella che cercò in tutti i modi di osteggiare il loro amore. Così i due innamorati decisero di buttarsi nel fiume, per vivere insieme nel mondo delle ninfe. Sulla riva lasciarono un fazzoletto annodato simbolo del loro amore.

Questa leggenda ha ispirato un piatto tipico della zona: Tortellini di Valeggio il cui ‘nodo’ prende vita proprio dalla leggenda del Nodo d’Amore.

Alassio

Sul Mar Ligure c’è invece Alassio, celebre meta estiva dove si trova il giardino più bello d’Italia che lega la sua costruzione e il suo nome con una leggenda romantica. La città, costruita tra il X e l’Xi secolo, prenderebbe il nome da Adelasia la figlia dell’imperatore Ottone I.
Questa si innamorò perdutamente del Marchese Aleramo che combatteva nell’esercito di suo padre. Un amore ricambiato anche dal giovane. Per paura che Ottone I non accettasse il matrimonio tra i due vista la diversa classe sociale, i due innamorati decisero di fuggire verso il Piemonte. Aleramo, restò fedele all’imperatore e continuò a combattere nel suo esercito; questa lealtà portò Ottone I a perdonare la fuga degli innamorati e diede la sua benedizione per l’unione, ad una condizione. Avrebbe concesso ad Aleramo un territorio tra la Liguria e il Piemonte a patto che fosse fosse raggiungibile in 3 giorni a cavallo da Sezzadio. Adelasia e Aleramo si fermarono così nel punto che reputarono il più bello: quello in cui sorge l’odierna Alassio, ribattezzata così in onore della figlia dell’Imperatore.

San Valentino romantico tra le vie dell’amore a Pienza

Tra i tanti borghi della Toscana, ce n’è uno in Val d’Orcia celebre non solo per le sue prelibatezze culinarie e la sua bellezza, ma anche perché ci sono le strade dell’amore. Parliamo di Pienza, borgo il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO e in cui nel dedalo di incantevoli viuzze si celano le quattro piccole strade dell’amore, che Franco Zeffirelli usò come location per il suo celebre Romeo e Giulietta. Via dell’amore, Via del Bacio, Via Buia e Via della Fortuna da sempre richiamano gli innamorati di tutto il mondo. Non perdetevi poi lo strano effetto del duomo ribaltato!

Gradara

Tra gli amori più celebri c’è senza dubbio quello di Paolo e Francesca, cantati anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia nel V canto dell’Inferno. Siamo a Gradara (Umbria); qui nel 1275 Francesca della famiglia dei Polenta da Rimini, venne data in sposa a Giancotto Malatesta. Le due famiglie architettarono il matrimonio traendo in inganno la giovane. Giancotto era rude e zuppo e per convincere la ragazza le venne presentato come promesso sposo il fratello di lui, Paolo detto ‘il bello’ che era però già sposato. Durante una delle tante visiti al castello (Castello di Gradara) Paolo e Francesca si ritrovarono a leggere insieme il libro che spiegava l’amore tra Lancillotto e Ginevra. Alla fine si scambiarono un bacio e proprio in quel momento vennero sorpresi da Giancotto che accecato dalla gelosia pose fine alle loro vite. Ma il loro amore si narra resista al tempo e le loro anime innamorate continuano a vivere nel Castello.

Il borgo di Erice

Infine non poteva mancare in questo selezione, la splendida Erice in Sicilia. Siamo vicino Trapani, e il nome di questo borgo che si erge sulla vetta dell’omonimo monte. Il suo nome è legato a quello di Eryx figlio della dea Afrodite e del dio Poseidone. Eryx era il re di un territorio della Sicilia Occidentale ed era così certo della sua straordinaria forza, che sfidava chiunque incontrasse. Sfidò così anche Eracle, che passava dalla Sicilia con la mandria di Gerione. In palio venne messo da una parte il bestiame dell’eroe greco, dall’altra il regno del semidio. Eryx venne ucciso, e il suo corpo sepolto nel tempio dedicato alla madre Afrodite (il tempio di Venere ericina). Il nome del Re, venne invece dato al monte su cui il santuario era eretto. Lì nacque l’odierna Erice. Afrodite era la dea dell’amore e della fertilità, per questo visitare Erice è di buon auspicio per tutte le coppie di innamorati. E dopo essere stati incantati dalla vista e dalle strade del borgo, ricordatevi di mangiare la Genovese. Si tratta di un biscotto ripieno di crema pasticciera che una giovane donna del posto, secondo leggenda, preparò in onore del suo amato, un marinaio genovese.

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Queste sei mete sono incredibili, affascinanti e romantiche tutto l’anno. Che sia per un San Valentino romantico o per una vacanza in cui coccolarvi, vi consigliamo di andarle a visitare!

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