Alla vigilia della stagione estiva, conosciamo i valori (e i progetti) del mondo Club Med tra passato, presente e futuro.

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Se il 2022 ha riacceso la voglia di viaggiare con dati più che incoraggianti, il 2023 si candida a diventare l’anno del completo rilancio. E dello sguardo sempre più volto al futuro. Alla vigilia della stagione estiva 2023, incontriamo Rabeea Ansari, Managing Director Southern Europe & Emerging Markets di Club Med per tracciare il quadro presente e scoprire alcune delle novità in cantiere.

C’è giustamente soddisfazione nelle parole di Ansari che riferisce di un 2022 in cui si è tornati ai livelli pre-pandemici con un volume d’affari di 1,7 miliardi di euro. Cifra che ha fatto recuperare il 99% del valore rispetto allo stesso periodo del 2019. A trainare il settore, per quanto riguarda Club Med, sono state le “performance elevatissime di Europa e Americhe in cui si è registrato il cosiddetto revenge travel”.

Rabeea Ansari, Managing Director Southern Europe & Emerging Markets di Club Med
Rabeea Ansari, Managing Director Southern Europe & Emerging Markets di Club Med

Oltre a ciò, la tendenza ha premiato la nuova strategia dell’azienda che ha riqualificato il portafoglio dei Resort. “Si è registrata una predilezione per il settore premium che costituisce, ad oggi, il 95% dei Resort Club Med. A cui si aggiunge un aumento dei clienti pari al 24%”, spiega ancora la Managing Director. E il trend positivo è proseguito anche nei primi mesi del 2023, con una crescita della clientela per i mesi di gennaio e febbraio del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ma cosa sta succedendo nel nostro Paese? “L’Italia è da sempre un mercato prezioso per Club Med, ma oggi lo è soprattutto per due aspetti principali”, specifica Rabeea Ansari. Ovvero “i clienti di alto valore e l’esperienza locale. In Italia si è tornati al livello del 2019 in termini di volumi di vendita, con aumento del 53% rispetto al 2021. Le preferenze vanno alle destinazioni domestiche, Cefalù e Pragelato, con una predilezione dei servizi della gamma più alta di Club Med, ovvero la formula Exclusive Collection”.

I pilastri di Club Med, ieri e oggi

“Siamo orgogliosi di aver fatto riscoprire ai clienti italiani anche le destinazioni locali e di prossimità, come Cefalù dove è possibile apprezzare la Sicilia da prospettiva rinnovate, con una ricca offerta di attività sportive e relax”, prosegue Ansari. “La performance delle vendite ci conferma poi che anche la formula All Inclusive sulla neve si sposa perfettamente alle attuali esigenze degli italiani, che apprezzano in particolare il Club Med Pragelato Sestriere in Piemonte dove abbiamo in programma di aprire un nuovo Resort a San Sicario nel 2025”.

Club Med Cefalù
Foto da Ufficio Stampa

Ma cosa sta succedendo nel nostro Paese? “L’Italia è da sempre un mercato prezioso per Club Med, ma oggi lo è soprattutto per due aspetti principali”, specifica Rabeea Ansari. Ovvero “i clienti di alto valore e l’esperienza locale. In Italia si è tornati al livello del 2019 in termini di volumi di vendita, con aumento del 53% rispetto al 2021. Le preferenze vanno alle destinazioni domestiche, Cefalù e Pragelato, con una predilezione dei servizi della gamma più alta di Club Med, ovvero la formula Exclusive Collection”.

I pilastri di Club Med, ieri e oggi

“Siamo orgogliosi di aver fatto riscoprire ai clienti italiani anche le destinazioni locali e di prossimità, come Cefalù dove è possibile apprezzare la Sicilia da prospettiva rinnovate, con una ricca offerta di attività sportive e relax”, prosegue Ansari. “La performance delle vendite ci conferma poi che anche la formula All Inclusive sulla neve si sposa perfettamente alle attuali esigenze degli italiani, che apprezzano in particolare il Club Med Pragelato Sestriere in Piemonte dove abbiamo in programma di aprire un nuovo Resort a San Sicario nel 2025”.

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Ma voltando lo sguardo all’indietro, c’è un aspetto fondamentale che si mantiene invariato nel tempo. Ed è la fedeltà ai valori fondanti sui quali Club Med ha costruito la propria identità. Ne parla così la manager: “Club Med nasce nel 1950, dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando le persone cercavamo di tornare a vivere. Fu allora che i fondatori crearono un’associazione per organizzare vacanze di gruppo. Due erano gli elementi essenziali: convivialità e attività per tutte le età. Tanti, per esempio, hanno scoperto lo sport proprio durante una vacanza con Club Med. Dal mare ai monti, oggi il posizionamento è più premium ma si mantiene fedele ai due principi fondanti, in tutti i Resort del mondo”.

Club Med Cefalù
Foto da Ufficio Stampa
Club Med Tignes
Foto da Ufficio Stampa

“Dopo la pandemia, le persone hanno ritrovato la voglia di godersi la vita, la famiglia e gli amici, con un sentimento forte di libertà e connessione. Ed è un parallelo interessante con la storia di Club Med dopo la guerra: la tendenza è glocal (globale ma attenta al territorio anche in termini di sostenibilità, ndr) per vacanze senza pensieri. C’è proprio la necessità di non avere lo stress della logistica legata al viaggio, nel segno di uno spirito di libertà per il quale Club Med è rassicurante, in termini di qualità e assistenza”, continua Ansari. “I clienti sono diventati più esigenti e chiedono maggiore flessibilità”.

Il futuro di Club Med: nuove aperture

Passato, presente… e il futuro? “Sono in programma nuove aperture, con una media di due, tre Resort all’anno”, spiega la dirigente. “E per il biennio 2023 / 2025, abbiamo in cantiere diciassette nuovi Resort e dieci ampliamenti. Un altro elemento chiave del nostro sviluppo futuro è la gamma Exclusive Collection, che entro il 2025 aumenterà del 15% rispetto al 2022 e accoglierà più di 175.000 clienti. Alla fine del 2022 apriremo La Rosiere Exclusive Collection Suites sulle Alpi francesi”.

Tra i progetti anche un Resort a Sestriere, nel 2025, e strutture in Benin, Sudafrica, Borneo e Malesia ma Ansari non esclude la possibilità di nuove location “tra località di mare e di montagna. Siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità. Per noi è importante trovare gli spazi adeguati, cosa che nel Mediterraneo non è facile, oltre a nuove opzioni sul territorio europeo. Sempre rimanendo fedeli ai principi di oltre settant’anni fa”.

Immagini da Ufficio Stampa Club Med Italia