Debutta allo Shed di New York ‘KAGAMI’, performance-installazione dedicata all’ultimo concerto del compositore giapponese Sakamoto.

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L’ultimo concerto del compositore e artista giapponese Ryuichi Sakamoto, scomparso nello scorso mese di marzo 2023 a 71 anni, è uno show in realtà virtuale. A metà tra performance e installazione, l’evento riporta sul palco il grande pianista per un’ora di esibizione da godersi in tre dimensioni grazie a degli speciali dispositivi che saranno indossati dagli spettatori in platea. Prodotto da The Shed in collaborazione con Tin Drum, KAGAMI (dal giapponese, Specchio) promette, dunque, di regalare un’esperienza rivoluzionaria in realtà mista, fondendo il mondo reale con la dimensione virtuale.

L’ideazione e la produzione dello spettacolo risalgono al biennio 2019/2020, quando il regista Todd Eckert e lo stesso Sakamoto lavorarono alla messa a punto di un processo di acquisizione a quattro sistemi per registrare una performance piano solo. Il risultato è KAGAMI, un nuovo tipo di concerto in realtà mista vissuto tramite cuffie che immergono il pubblico in un ambiente unico. All’ingresso del The Shed’s Griffin Theatre, infatti, le persone riceveranno degli auricolari con cui assistere alla performance di Sakamato al pianoforte a coda Yamaha accompagnato dai visual virtuali di ogni canzone.

Ryuichi Sakamoto
Photo: Luigi & Iango, 2023. @luigiandiango

L’esperienza tra reale e virtuale: le riflessioni di Sakamoto

Completamente in audio surround, l’esperienza consentirà al pubblico in sala, seduto a tutto tondo, di vivere un’ora di musica con Sakamoto in una connessione tra collettivo e individuale. Dieci le composizioni originali che KAGAMI propone, tra cui le famose opere Energy Flow e Merry Christmas, oltre a pezzi raramente suonati, come The Seed and the Sower. A raccontare il senso profondo di quest’impresa fu lo stesso compositore che all’inizio del 2023 scriveva così in merito all’esperienza:

“C’è, in realtà, un me virtuale. Questo me virtuale non invecchierà e continuerà a suonare il pianoforte per anni, decenni, secoli. Allora ci saranno umani? I calamari che conquisteranno la terra dopo l’umanità mi ascolteranno? Cosa saranno i pianoforti per loro? E la musica? Ci sarà empatia lì? Empatia che abbraccia milioni di migliaia di anni. Ah, ma le batterie non dureranno così a lungo”.

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La produzione di KAGAMI

“Non credo che ci sia mai stata una relazione così completa come quella tra Ryuichi Sakamoto e il pianoforte”, dichiara il regista Todd Eckert. “È iniziato abbastanza tradizionalmente, ma grazie alla sua incessante curiosità, ha portato a decenni di ridefinizione del significato del suono. L’elettronica e il suono e ogni sorta di elevazione compositiva formavano un corpo di lavoro umano e monumentale. Ma alla fine, tutto è tornato alla sua relazione con quelle 88 chiavi, e KAGAMI è proprio questo. Spero che il nostro pubblico senta la connessione così profondamente come abbiamo fatto noi quando lo stavamo realizzando”.

“Questo è uno dei primi concerti completamente messi in scena in realtà mista, e non sorprende che l’inventiva unica Ryuichi Sakamoto stesse lavorando a questo nuovo spettacolo interdisciplinare negli ultimi anni”, afferma Alex Poots, direttore artistico di The Shed. “È un grande onore presentare KAGAMI, uno degli ultimi lavori di Sakamoto, con i nostri partner innovativi Todd Eckert e il team di Tin Drum, e condividere l’eredità duratura di Sakamoto in questo nuovo formato artistico rivoluzionario”.

Il concerto è in calendario dal 7 giugno al 2 luglio 2023 al The Shed’s Griffin Theatre quindi sarà presentato al Manchester International Festival2023 nel Regno Unito. Proseguirà, quindi, nel 2024 alla Sydney Opera House e al Big Ears Festival.

Foto Kikapress