La manifestazione, che vuole avvicinare l’arte alla vita quotidiana, porta a Milano il progetto di Alketa Delishaj.

Ad impreziosire la seconda edizione di (un)fair ci sarà il progetto dell’artista Alketa Delishaj, che su carta ritrae Le Tuffatrici, collezione di opere della Galleria Alketa Art & Aiello Pini (Mozzecane – Verona). Quando il salto dal trampolino comparve per la prima volta, alle Olimpiadi di Londra del 1908, era una disciplina per uomini. Solo 12 anni dopo, ad Anversa, alle donne venne riconosciuta l’opportunità di librarsi finalmente in volo per poi immergersi in acqua. Ed è proprio da lì che prende le mosse il progetto ambizioso di Alketa Delishaj.

La fiera – non fiera di arte contemporanea è diretta da Manuela Porcu e Laura Gabellotto e si rivolge a chi pensa fuori dagli schemi e alla nuova generazione di collezionisti. (un)fair è in programma a Milano, nello spazio di 10.000 mq del Superstudio Maxi, dal 3 al 5 marzo (inaugurazione serale su invito il 2 marzo).

Chi è Alketa Delishaj, artista de Le Tuffatrici

Alketa Delishaj, albanese di nascita ma veronese di adozione, nel suo lavoro indaga il rapporto tra fotografia e pittura. E così le vecchie istantanee ingiallite diventano lo spunto creativo per quadri e installazioni oniriche. La curiosità che anima l’artista le ha permesso di tornare indietro di più di 100 anni. Prendendo a modello le prime tuffatrici donne della storia come Jane Fauntz e Katherine Rawls.

Questa collezione di opere su carta, in cui i movimenti, la dinamicità e l’eleganza di questa disciplina dei tuffi ispirano i tratti delle figure, è la più venduta e la più ricercata del repertorio artistico di Alketa Delishaj. Ad oggi in tutto il mondo sono state vendute più di 70 opere di questa serie. Ma la collezione della Galleria Alketa Art & Aiello Pini è solo una delle 70 gallerie presenti, cui quest’anno è stato chiesto di selezionare proposte bilanciate dal punto di vista del genere, in un’ottica di parità.

(un)fair, arte e sostenibilità

Anche quest’anno (un)fair si conferma uno spazio dove immergersi nella scena contemporanea all’insegna della sostenibilità. Sia dal punto di vista ambientale (certificazione LEED Gold della sede), che sociale, dato che le proposte artistiche offrono riflessioni sul tema e la mission a sostegno del sistema arte, degli artisti emergenti e della diffusione della cultura.

(un)fair ha uno sguardo internazionale che valorizza le diversità culturali. E spazia da Milano al resto del mondo: Ucraina, Slovacchia, Spagna, Germania, Svizzera, Slovenia, Paesi Bassi, Romania, Singapore, Hong Kong, Giappone, Ecuador e India sono i paesi rappresentati in fiera. Ad arricchire l’esperienza dei visitatori, ci sarà un ricco programma di intrattenimento. Dai progetti speciali a uno spazio dedicato ai bambini. E ancora: eventi collaterali, live performance, incontri, talk e dj set nel segno della ricostruzione delle relazioni sociali. Qualche anticipazione? Sessioni di yoga, arte olfattiva e proposte ludiche interattive.