Piccole e grandi storie di vita che insegnano a bambine e ragazze come scavalcare gli ostacoli: un’iniziativa di sensibilizzazione targata Terres des Hommes

Lo Spazio Extra del MAXXI, con le sue pareti chiare e la sua forma avvolgente, regala una cornice alle tanti cornici, scure e sottili, che circondano i volti delle donne Straordinarie, le protagoniste di questa mostra, curata da Renata Ferri con le opere di Ilaria Magliocchetti Lombi e legata al progetto indifesa di Terres des hommes.

Un progetto visivo semplice, curato ed essenziale, che inserisce lo spettatore in una galleria di volti e di storie legate da un filo rosso comune: l’essere donne e il rappresentare qualcosa per le altre donne, giovani e meno giovani, che dalla loro storia possono prendere, metabolizzare, elaborare. Anche soltanto la semplice presa di coscienza che il genere non è -non deve essere- un ostacolo.

Ci sono donne di tutte le età nella galleria delle Straordinarie del Maxxi: Ariete ed Elodie, Emma Bonino, Liliana Segre, Laura Boldrini, Maria Grazia Chiuri, Serena Dandini. Ci sono Chiara Valerio, Cathy La Torre e Michela Murgia. Alba Rohrwacher, Alessandra Ferri, Dacia Maraini, Flavia Pennetta, Maria Grazia Calandrone, Liliana Segre, Levante, Patrizia Sandretto. E molte altre ancora, nomi meno conosciuti ma che leggendo le poche righe della biografia balzano fuori dai loro ritratti e raccontano una storia, sempre diversa, ma che passa in ogni caso dall’abbattimento di tutti quegli ostacoli, quei pregiudizi e quelle difficoltà che la condizione femminile comporta.

Terres Des Hommes spiega in un pannello espositivo, presente alla mostra, che nel nostro paese siamo ancora parecchio indietro sulla parità di genere e fornirà il 6 ottobre numeri, dati, fatti certi che non possono essere equivocati, presentando il XII Dossier indifesa, l’annuale report sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo (qui scaricabile il dossier 2022).

Da 12 anni la campagna indifesa protegge i diritti delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo, attraverso progetti concreti sul campo, e promuove iniziative di sensibilizzazione come Straordinarie: una testimonianza preziosa, soprattutto per le bambine e le ragazze che visiteranno la mostra con le scuole.

Una riflessione amara agita la coscienza del visitatore, che si aggira lungo la galleria con nelle orecchie le frasi più significative di queste donne straordinarie: molte di loro sono finite sulla gogna pubblica per i motivi più svariati, per le loro prese di posizione, perchè sono andate contro il sentire comune o perchè sono scese dal carro del vincitore. Ilaria Capua, Ilda Bocassini, Laura Boldrini, Michela Murgia, Liliana Segre, Cathy La Torre, Ilaria Cucchi, Concita De Gregorio ma sono molte altre: sui loro volti la lettera scarlatta, invisibile ma in realtà visibilissima, dell’hate speech, delle becere campagne mediatiche, della shitstorm social.

Una punizione esemplare perchè non sono state zitte e non si sono nascoste, non hanno delegato le loro opinioni ad una più rassicurante parte maschile: insultate, derise ed umiliate, nel silenzio o a volte con la complicità delle istituzioni, perchè scomode ma soprattutto perchè donne.