Dario Cassini porta a teatro il suo nuovo one-man-show, ‘Sballando con le stelle – Parlando con le donne’. La nostra intervista.

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Si intitola Sballando con le stelle – Parlando con le donne il nuovo tour teatrale di Dario Cassini, che partirà dal Teatro Brancaccio di Roma il 6 novembre. Un debutto «che fa tremare i polsi», come ci rivela lo stesso Dario. Perché Roma è sempre Roma e perché questo nuovo one-man-show giocherà molto sul percorso di Cassini a Ballando con le stelle. «Sto preparando il debutto romano che, come ogni anno, mi leva il sonno. – scherza Cassini – L’altra sera ho sognato che vedevo tantissime persone in teatro, poi si alzavano ad applaudire ed erano giganti. Ti fa capire che il debutto romano ti mette ansia».

Il titolo è in realtà «un doppio pretesto». Da un lato, Cassini svelerà tutto sulla sua esperienza televisiva, senza risparmiare nessuno. «Abbiamo una quantità enorme di nuovo materiale», precisa infatti. Il secondo tempo però sarà tutto sui «cavalli di battaglia».

«Mi diverte raccontare l’esperienza a Ballando con le Stelle perché il teatro non è la televisione. – dice poi il comico – La tv vive come il cinema un momento transitorio difficilissimo a causa delle nuove tecnologie, della pigrizia, della crisi economica. Sapere che c’è un pubblico che ti segue è bello, così come raccontare ciò che hanno intravisto dall’altro lato della tv. I comici fanno questo: raccontiamo cose quotidiane e le rendiamo esilaranti. Non salviamo le vite, ma per un paio d’ore le rendiamo più piacevoli».

E in fondo poi Ballando con le Stelle non è stata per Dario un’esperienza così traumatica. «Milly Carlucci dice che ti cambia – precisa – e che non è una trasmissione qualsiasi. Io ho avuto momenti di tensione e di debolezza, ma vivevo questo leit-motiv della distanza da mio figlio. Chi come me non aveva mai ballato prima ha imparato qualcosa e vissuto grandi momenti di tensione emotiva. Poi nonostante sia uno che partecipa ai social il minimo indispensabile, come mi ha insegnato Maurizio Costanzo, i social mi hanno mandato avanti per sette puntate di fila. Davo per scontato di uscire dopo due puntate!».

Infine, chiediamo a Dario Cassini cosa trova esilarante. «Le barzellette! – risponde – Niente è più perfetto se un narratore è sapiente. La barzelletta del passato che qualcuno ti chiede di raccontare è divertente. E poi mi fanno ridere i grandi attori, i grandi classici, gli episodi della vita».

Foto: Ufficio Stampa