Nel secondo giorno della mostra del cinema di Venezia arriva il film di Paolo Sorrentino ‘È stata la mano di Dio’

Il sole continua a splendere alto sulla Mostra internazionale del Cinema di Venezia, e il secondo giorno di Venezia78 è nel nome di Paolo Sorrentino. Il regista è in concorso alla kermesse con il film ‘È stata la mano di Dio’, in cui Sorrentino parentado dalla sua vita porta sul grande schermo un racconto di formazione, un film sulla sensibilità come si legge nelle note del regista.

Venezia78 day 2: ‘È stata la mano di Dio’, arriva Paolo Sorrentino

È stata la mano di Dio è un racconto di formazione che mira, stilisticamente, a evitare le trappole dell’autobiografia convenzionale: iperbole, vittimismo, pietà, compassione e indulgenza al dolore, attraverso una messa in scena semplice, scarna ed essenziale e con musica e fotografia neutre e sobrie. La macchina da presa compie un passo indietro per far parlare la vita di quegli anni, come li ricordo io, come li ho vissuti, sentiti. In poche parole, questo è un film sulla sensibilità. E in bilico sopra ogni cosa, così vicino eppure così lontano, c’è Maradona, quell’idolo spettrale, alto un metro e sessantacinque, che sembrava sostenere la vita di tutti a Napoli, o almeno la mia.”

Paolo Sorrentino

In occasione della cerimonia di apertura, è stato consegnato anche il primo Leone d’Oro alla carriera di questa Venezia78. A ritirarlo un Roberto Benigni smagliante, che ha commosso tutti dedicando il premio a sua moglie Nicoletta Braschi.

“Questo premio è tuo, lo sai; abbiamo fatto tutto insieme da 40 anni ma poi come si fa a misurare il tempo in film? Io conosco solo un modo di misurarlo con te e senza di te”.

Roberto Benigni

Una grandissima dichiarazione di amore.

Così come è un’altra dichiarazione di amore il film di Pedro Almodòvar ‘Madres Paralelas’ che ha aperto la selezione dei film in concorso alla Mostra, verso la sua terra e verso le donne e verso la sua musa Penelope Cruz.

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