Tra Roma, Lecce e Lecco il Festival della Lingua italiana torna con spettacoli, laboratori e lectio magistralis: riflettendo sullo “stupore”

Dal 21 al 24 settembre, il Festival Treccani della Lingua Italiana farà il suo ritorno a Lecco per la sua fase conclusiva. Questa iniziativa, ideata dalla Fondazione Treccani Cultura, rappresenterà un’opportunità per esplorare i temi che emergono dalla costante ricerca di Treccani sull’evoluzione della lingua italiana. Quattro giorni di laboratori didattici, incontri, lezioni magistrali e spettacoli musicali svilupperanno il tema originario, contenuto nella parola “Stupore”: significato forte e naturalmente affascinante, che tiene insieme meraviglia e risveglio, trasformazione interiore o addirittura smarrimento.

Il Festival Treccani della Lingua Italiana è l’appuntamento ideato da Treccani Cultura per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, prestando sempre particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione, di ragionamento, di condivisione e di sincero, rispettoso e costruttivo confronto tra diverse posizioni. È con questo spirito che la sesta edizione del Festival Treccani della lingua italiana è incentrata sulla parola stupore.

Gli incontri e gli spettacoli del Festival saranno ad accesso gratuito

www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it www.treccani.it/cultura

Festival Treccani della Lingua Italiana: stupore, un’esperienza fondamentale

Si tratta di una parola ambigua, che indica un’esperienza umana universale la quale, al contempo, è in relazione con la mentalità e la sensibilità collettiva di un’epoca. Oggi, infatti, avendo l’essere umano ricondotto gran parte del mondo a spiegazione razionale, non ci si stupisce più di ciò che avrebbe colpito, disorientandoli o meravigliandoli, uomini e donne di altri tempi. Eppure, ci diciamo e ci sentiamo di frequente smarriti e sorpresi, mentre, per lo più con indifferenza, veniamo colpiti da una costante produzione di informazioni e impulsi audiovisivi. Vale forse la pena, allora, soffermarsi su cosa del nostro mondo ci stupisce o ci dovrebbe stupire, e perché. Lo stupore è un’esperienza fondamentale, che mette in discussione le categorie abituali con cui è articolato il mondo, e fa fiorire la curiosità.