Roma prepara un posto d’onore per Re Carlo: lo scranno resterà per sempre nella basilica come segno di unità.

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A Roma sono in pieno fervore i preparativi per accogliere Re Carlo III e la regina Camilla in occasione della visita di Stato in Vaticano del prossimo 23 ottobre. Tra i momenti più simbolici ci sarà una tappa in un’importante basilica della Città Eterna, nella quale il sovrano britannico riceverà un seggio personale con il suo stemma: uno scranno destinato a restare per sempre nella chiesa romana come segno di rispetto e amicizia tra Roma e Londra. E servirà a ricomporre definitivamente una ferita che persiste da 500 anni.

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Re Carlo d’Inghilterra a Roma: un gesto dal forte valore ecumenico nella Basilica di San Paolo fuori le mura

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La Basilica di San Paolo fuori le Mura offrirà a Re Carlo III uno scranno speciale: un seggio di legno, realizzato appositamente dalla comunità monastica di San Paolo, che porterà inciso lo stemma reale e la frase latina Ut unum sint (“Che siano uno”), tratta dal Vangelo di Giovanni.

L’evento mira infatti a promuovere l’unità dei cristiani di tutto il mondo. Durante la funzione, Re Carlo si siederà su quello scranno che, al termine dell’evento, verrà collocato in modo permanente nell’abside della basilica, pronto per accogliere anche i suoi successori.

È un dono che accompagna il titolo di Royal Confrater di San Paolo, che sarà conferito al sovrano dal cardinale James Michael Harvey e dall’abate dom Donato Ogliari, con l’approvazione di Papa Leone XIV.

Il gesto in questione rappresenta un segno eccezionale e simbolico del rafforzamento del dialogo tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa d’Inghilterra. Re Carlo III sarà infatti il primo monarca britannico regnante – in 500 anni di storia dallo scisma di Enrico VIII – a pregare pubblicamente con il Papa in un servizio ecumenico.

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