In questi mesi sono stati registrati diversi avvistamenti di oggetti non identificati proprio attorno alla sommità del vulcano

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Non è di certo la prima volta che vengono avvistati degli UFO attorno ad alcune zone nevralgiche d’Italia, come Vesuvio ed Etna. C’è chi pensa che gli avvistamenti nel Sud Italia siano tra loro connessi.

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A spiegarlo con maggiore precisione è stato Angelo Carannante, presidente del Centro Ufologico Mediterraneo, attraverso le pagine de Il Mattino: “Tra i ricercatori si sospetta che in qualche modo i vulcani siano prediletti dagli extraterrestri. Per definizione sono luoghi molto “energetici”, quindi si sostiene che gli UFO traggano in qualche modo energia proprio dai crateri”.

Il presidente poi ha specificato che gli oggetti non identificati avvistati nel Sud del nostro Paese sono più o meno tutti della stessa forma, ovvero sferica. Ma com’è la situazione nel resto del mondo? Gli avvistamenti sono numerosi anche in quei casi e spesso sono proprio vicino a dei vulcani, come nel caso dell’avvistamento sull’isola spagnola di La Palma.

Un oggetto non identificato è stato filmato vicino al vulcano Cumbre Vieja e in tanti sono convinti che sia opera degli alieni intenti a studiare l’eruzione del vulcano. In altre parti del mondo dunque, la suggestione si mischia a quanto avvistato, le teorie si moltiplicano ma hanno tutte un filo conduttore che le accomuna: i vulcani e l’interesse che potrebbero suscitare per “ospiti” di altri mondi.

Vulcani e UFO: la situazione attorno al Vesuvio

Il Vesuvio è uno dei vulcani italiani tenuto sotto stretto controllo praticamente da sempre. Questo perché, seppur dormiente da circa 77 anni, è un vulcano attivo e potenzialmente molto pericoloso.

In questi mesi si sono succeduti diversi avvistamenti di oggetti non identificati proprio attorno alla sommità del vulcano. Sia nel periodo estivo (agosto) che a ottobre. 

Si tratta di oggetti con una forma poco definita, spesso di colore bianco e praticamente impossibili da identificare con precisione. Il sospetto, e la motivazione più plausibile, è che ci siano in corso diversi studi che interessano il Vesuvio che possano prevedere eventuali eruzioni e conseguenti piani di fuga per i cittadini che vivono in prossimità del vulcano.

Intanto il Centro Ufologico Mediterraneo continua a registrare tali fenomeni, che sembrano essersi intensificati durante l’ultimo periodo. 

Nel 2001 una ricerca pubblicata anche su Science ha accertato un accumulo di magma sotto la superficie a circa 8 chilometri e che si estende per 750 chilometri quadrati: e questo è uno dei motivi per cui il Vesuvio rimane sotto costante osservazione.

Foto: Shutterstock