APERTURA GIARDINO GIAPPONESE 2023

Il giardino giapponese ha riaperto al pubblico, impalpabile ed effimero come un fiore di ciliegio, lieve e pesante come una lanterna di roccia, grazioso e fluttuante come un grappolo di glicine, trasparente e immoto come l’acqua nello stagno.

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Sono aperte le prenotazioni per le visite al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura per il mese di GIUGNO.

Per tutte le informazioni e le prenotazioni cliccare su >>  Eventbrite 

Prenotazioni e turni disponibili, aggiornati ogni mese, saranno visibili QUI
NON SI ACCETTANO PRENOTAZIONI VIA MAIL E/O TELEFONO

VISITA AL GIARDINO: da sapere

  • Si raccomanda ai visitatori di indossare scarpe comode. Il terreno non è pianeggiante e il sentiero è coperto di ghiaia.
  • Vietato calpestare il prato.
  • È vietato fumare, sedersi né consumare cibi e bevande dentro il giardino.
  • Si consiglia di arrivare 10 minuti prima dell’inizio della visita per la registrazione e l’esibizione del proprio Super Green Pass.

L’Istituto Giapponese di Cultura in Roma comunica la propria gestione diretta e gratuita delle visite con audioguida/ al giardino. Qualunque agenzia o intermediario in merito non è autorizzato dall’Istituto Giapponese.

Per maggiori info >> https://jfroma.it/giardino-2/

Informazioni – Il Giardino (1.453 m2)

Il giardino dell’Istituto Giapponese di Roma è stato realizzato, su terreno in concessione dal Comune di Roma secondo accordi diplomatici, dal noto architetto Ken Nakajima, responsabile anche del progetto per l’area giapponese presso l’Orto Botanico di Roma.

Nel giardino, il primo realizzato in Italia da un architetto giapponese, compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino di stile sen’en (giardino con laghetto), che ha raggiunto l’attuale splendore perfezionandosi attraverso i periodi Heian, Muromachi (XVI-XVII sec.) e Momoyama (fine XVII sec.): il laghetto, la cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e la lampada di pietra, tôrô.

La veranda, tsuridono, che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Le pietre che formano la cascata provengono dalla campagna toscana.

Progettato da Ken Nakajima è il primo giardino realizzato in Italia (su terreno in concessione dal Comune di Roma) da un architetto giapponese, responsabile anche del progetto per l’area giapponese presso l’Orto Botanico di Roma.

Nel giardino compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino di stile sen’en (giardino con laghetto), che ha raggiunto l’attuale splendore perfezionandosi attraverso i periodi Heian, Muromachi (XVI-XVII sec.) e Momoyama (fine XVII sec.): il laghetto, la cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e la lampada di pietra, tôrô.
La veranda, tsuridono, che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Le pietre che formano la cascata provengono dalla campagna toscana.