L’incontro tra Sinner e Papa Leone XIV è stato emozionante, il pontefice appassionato di tennis ha ironizzato sul vestito bianco
Roma regala sempre grandi emozioni. Lo sa bene Jannik Sinner che in occasione degli Internazionali di Tennis ha avuto il piacere e l’onore di conoscere dal vivo il nuovo pontefice. L’incontro tra il tennista e Papa Leone XIV è stato speciale e suggestivo oltre ad essere molto divertente dal momento che tra loro si è creata subito una certa intesa.
Incontro Sinner e Papa Leone XIV, l’ironia sul vestito bianco
Papa Leone XIV oltre ad essere un tifoso della Roma è anche un appassionato di tennis e a tal proposito ha ironizzato sul fatto che col suo abito probabilmente lo lascerebbero giocare al prestigioso torneo di Wimbledon.
In quel contesto, infatti, vi è un dress code da seguire. Gli atleti possono vestirsi solo di bianco e la regola vale anche per i capi intimi.

Wimbledon, perché il bianco è la regola
Il bianco nel torneo londinese di Wimbledon è una tradizione. Fino alla fine dell’Ottocento, il tennis su erba veniva giocato principalmente in bianco: gli uomini indossavano pantaloni di flanella e le donne calze bianche lunghe sotto le gonne.
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Successivamente, però, il bianco divenne istituzione. Nel 1962, infatti, Maria Bueno, l’elegante campionessa brasiliana, indossò pantaloni con evidenti tocchi di colore e la sua mossa cambiò completamente le carte del torneo. Dall’anno successivo Wimbledon emanò una regola formale che obbligava ai giocatori di vestirsi prevalentemente di bianco.
A partire dagli anni Settanta, il prevalentemente bianco si trasformò in bianco totale dopo che Martina Navratilova e Chris Evert sfoggiarono abiti con tocchi di colore. Ora sia l’abbigliamento sia le scarpe devono essere bianchi.
I dirigenti dell’All England Lawn Tennis Club, organizzatore del torneo, hanno dichiarato: “Per noi la regola del tutto bianco non è una questione di moda, ma di far risaltare i giocatori e il tennis”.
E poi ancora: “Chiunque entri in un campo di Wimbledon, dal campione in carica alle qualificazioni, lo fa indossando il bianco. Questo è un grande livellamento. Se un giocatore vuole farsi notare, deve farlo attraverso il suo gioco. È una tradizione di cui siamo orgogliosi”.
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